venerdì, Aprile 26, 2024

APRILIA, CALCIO: IL CAMPOVERDE E’ CAMPIONE DI SECONDA CATEGORIA

Il Campoverde cerca da subito il gol e parte forte: cross a rientrare di De Carolis per Rubino e incornata di poco fuori al 3’, poi subito gran destro secco di Maialetti su palla vagante dal limite e respinta in corner decisiva del portiere. Il Campoverde prende letteralmente il pallone e non lo riconsegna più: a gestirlo è Sandi, che parla moltissimo coi compagni in campo, spesso sventaglia con precisione verso le punte, o va col filtrante educato e, poi, in fase di ripartenza, è il primo a tamponare. Al quarto d’ora, è sua la splendida apertura profondissima a liberare Rubino che tenta il lob da ottima posizione: ma è debole e Mauti ringrazia.
Passano però solo 5 minuti e sempre sfruttando la straordinaria catena destra, il Campoverde passa: filtrante illuminante di Maialetti per Simone a chiudere un triangolo che lo stesso esterno basso aveva iniziato: Simone si sovrappone bene e converge e viene messo giù: calcio di rigore. Nessun dubbio per l’arbitro. Alla battuta Sandi. Esecuzione perfetta, alla Zidane, all’angolino imparabile ed è 1-0 Campoverde. La sblocca lui, Aimen Sandi, a sancire un predominio tecnico-tattico palese fin dai primi minuti.
Da qui in poi è infatti monologo: Rubino in assolo al 25’ da sinistra si accentra e va per la bordata: Mauti si salva come può. Poi Aimen Sandi, ancora lui, su cross profondo e altissimo prova addirittura la super rovesciata. Scroscianti applausi per lui e poco dopo ancora Campoverde sontuoso palla a terra con fraseggio chic e apertura meravigliosa di Maialetti profonda per Chiriaco’: che è in posizione regolare, prende la mira conta i passi e la piazza a fil di palo. 2-0 Campoverde, gol di seta bellissimo del 9 prima del time out e, di fatto, intervallo da ’campioni in pectore’ per gli apriliani di Pasquino.
Secondo tempo da vero show: prima l’unico vero tentativo degli ospiti con Latini che ci prova da fuori, ma è abbondantemente lo specchio. Poi, al 7’, su un buco difensivo grossolano Maialetti ha tutto il tempo ma piazza alle stelle. E ancora: Sandi, sempre lui, col piazzato liftato a giro mira all’incrocio e vola in corner Mauti, prendendosi gli applausi e negando la doppietta al multiruolo col numero dieci sulle spalle.
Deve però capitolare ancora sulla sventagliata dello stesso Sandi a imbeccare Chiriacò al quarto d’ora esatto: l’attaccante, solissimo sbaglia però l’impossibile cercando un pallonetto improbo che Mauti smanaccia; la palla è ancora lì, calcia allora Rubino dopo aver controllato in area piuttosto indisturbato, e buca il portiere. E’ 3-0. Altro giro, altra corsa per il Campoverde via via più vicino al trionfo. Sempre più in discesa la strada per il titolo per l’undici apriliano e lastricata di gol: al ventesimo, lanciato in profondità ancora Rubino ruba il tempo a tutti e galoppa da solo verso la porta e con eleganza scavalca il portiere con un sombrero da applausi, e deposita poi la palla dolcemente in rete per il poker.
Il titolo ormai cosa fatta ma il Campoverde ha nel Dna la goleada e continua ad attaccare: al 25’ Maialetti riceve palla sul fronte mancino della trequarti, punta la porta, entra in area, guizza e allarga il destro per un tocco vellutato e chirurgico e trova l’angolo… e la cinquina. Gol bellissimo. Dilaga l’imbattuta capolista.
C’è ancora tempo di palle gol: il Campoverde ne costruisce almeno tre prima di trovare la sesta marcatura: Alla mezzora a tu per tu col portiere Chiarico ha tutto il tempo di mirare con precisione e non fallisce e sono sei. Punteggio tennistico, e altra rete per palati fini.
E per incorniciare la storia c’è gloria addirittura per Pasquino che, subentrato col numero 18 sulle spalle per il finale, al 43’ va nel corridoio e viene servito col contagiri e lì, a centro area, con freddezza da bomber, è letale e fucila in rete. 7-0. È l’apoteosi, con il gol di Pasquino a divenire il fiocchetto di un finale magico, e anche un pò una metafora della stagione degli apriliani che, per tutta l’annata, hanno molto spesso stravinto sul piano del gioco, delle goleade, e delle palle gol.

Non c’è più tempo: parte la musica, calici in alto ed arriva l’ufficialità. Il Campoverde è campione. Vince il titolo di Seconda I, sbarca in Prima Categoria con merito e un trend record, e allora l’apoteosi al Bridgestone ha inizio.

Redazione
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