giovedì, Aprile 25, 2024

ARDEA, CALCIO, DANIELE MANCINI RITORNA ALL’AIRONE

Daniele Mancini ritorna all’Airone Ardea e lo fa con tutti i sentimenti, i crismi e le ambizioni del caso. E’ un ritorno di fiamma, uno di quelli che scaldano un intero gruppo di lavoro, ma è – al di là dei legami affettivi – un grande colpo in entrata per l’autorevole Airone Ardea, che si appresta ad un campionato di grande interesse e aspettative. Un gruppo coeso, miscelato bene da un’entourage dirigenziale attento e volitivo, puntellato in vari aspetti e contraddistinto, per l’appunto, dal ritorno dell’esperto esterno difensivo mancino, leader incontrato in campo e fuori in qualsiasi gruppo abbia giocato. Mancini e l’Airone sono due facce della stessa medaglia, legate a doppia mandata da un filo conduttore di carriera e di legami familiari e affettivi. Il padre, Franco, istituzione nella comunità calcistica, ne è un esempio fulgido. Ma Daniele stesso ha scritto pagine indelebili nella storia sportiva del club. Ecco perché il suo ritorno fa alzare l’asticella della suggestione che accompagna la stagione prossima a iniziare dell’Airone. E lui, il figliol prodigo, racconta il suo ritorno così.
“Torno all’Airone. Una grande gioia e emozione per me. Dopo tre anni…si ritorna in patria.”, sorride Mancini. “Il vecchio Cap e’ tornato.”, ammette. E già. Perché Daniele Mancini è stato il capitano storico del club rutulo, una delle anime portanti, come quelle dei tanti che sono rimasti e che adesso lo accompagneranno nel capitolo due della loro storia.
“Era da un po’ che pensavo di tornare: in questi due anni ho cercato nuovi stimoli a TSL e Indomita Pomezia, laddove ho passato due stagioni bellissime sfiorando il titolo entrambe le volte. Poi continui convincimenti dello staff dirigenziale, del mister e di compagni-amici mi hanno convinto ancora di più.”, rivela il difensore. Pochi dubbi, anzi, nessuno. E una felicità palese. Mescolata a buoni propositi carichi di adrenalina e da mai sopite abitudini da capitano “Sono contento e sicuro che possiamo fare bene con una squadra giovane circondata da alcuni pezzi di esperienza fondamentali anche per l’amalgama del gruppo.”
Daniele Mancini ritrova alcuni pilastri con i quali ha condiviso innumerevoli esperienze. “Ritrovo il grande Pasquale Romagnuolo,Mirko Draisci e molti altri… sai, è difficile fare dei nomi. Quando torni in famiglia, torni da tutti.”
Parole al miele da parte di un ragazzo che si presenta, come sempre, in formissima e voglioso più che mai. Le sua ambizioni si mescolano a quelle del club. “Obiettivi stagionali non ce li prefiggiamo: partiamo a fari spenti, sicuramente vogliamo fare meglio della tribolata scorsa stagione che hanno passato. E senz’altro ci impegneremo al massimo. Ci faremo trovare pronti, e siamo sicuri che sarà un campionato ricco di fascino e insidie.”, dichiara. Con un occhio rivolto alle competitor. “Sulla piazza, sicuramente, ci saranno squadre attrezzate come tutti gli anni: sicuramente una che conosco bene sarà l’Indomita; ha perso qualche pezzo, però so che si sta muovendo ed ha dalla sua un parco giocatori e una storia blasonata che parla da sola. Già lo scorso anno eravamo molto competitivi: quest’anno credo sarà’ lo stesso.”
Di certo, vorrà esserlo anche il suo Airone. Che sogna di volare in alto, con il suo leader e figliol prodigo Mancini ad indossarne ancora i colori, e i vessilli.

Redazione
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