Tutto nasce nel 1838, quando l’artista e membro dell’Accademia Reale Danese Jørgen Roed, attratto dal Tempio di Ercole, ritrasse il dipinto olio su carta ’Herculestemplet i Cori’, oggi esposto allo Statens Museum for Kunst di Copenaghen. Un secolo e mezzo dopo, sul finire degli anni ’80, iniziò il crescente insediamento di danesi nella città lepina, innescato da due pionieri del Novecento, Ole Jorgensen ed Henning Nielsen, a seguito di un travolgente passaparola in patria sul fascino di Cori. Clima, paesaggio, tradizioni e qualità della vita locali, finirono nel 2007 in copertina e in un ampio servizio interno alla rivista nazionale danese ’Living’ come esempio di ’Italiensk charme’.
Il fenomeno ha trovato la sua massima espressione nei centri storici, la loro meta preferita, e in particolare nel quartiere San Michele. È qui che una dozzina di famiglie danesi, una cinquantina di persone, hanno acquistato vecchie case dismesse per risiedervi e ancor più per soggiornarvi in alcuni periodi dell’anno. Abitazioni che hanno ristrutturato, coniugando antico e moderno e rivitalizzando un intero borgo.
Una comunità che con il tempo è diventata anche molto attiva a livello sociale e culturale, manifestando un amore viscerale per questo territorio che va aldilà dell’affezione turistica e della promozione in Danimarca, come testimoniano altre dimostrazioni di deliziosa glocalizzazione e integrazione multiculturale, i due libri di cucina corana scritti da Marien Laurirtsen e Anne Jul Nielsen e la guida su Cori antica di Jan Dybdahl.
Tutto questo non ha lasciato indifferente le istituzioni locali: Henning Nielsen è stato insignito della cittadinanza onoraria nel 2011. La sua memoria, e quella di Ole Jorgensen, ogni anno vengono omaggiate dalle due rassegne. Un rapporto che si sta ulteriormente concretizzando con diverse relazioni commerciali di prodotti tipici della città d’Arte verso la Danimarca.
CORI, LA STORIA DELLA COMUNITA’ DANESE OMAGGIATA DA DUE RASSEGNE
