venerdì, Aprile 26, 2024

CORI, PROFESSIONISTI DEL SETTORE STUDIANO L’ARCHITETTURA INTELLIGENTE DEI FRATELLI ACCIARITO

I relatori Eugenio Dibernardo, Sandro Bologna, Emanuel Acciarito e Michelangelo Iadarola, hanno illustrato le proprie idee, considerazioni e visioni in materia di architettura ed efficienza energetica, applicate alla città intelligente del futuro.
L’iniziativa organizzata dall’associazione culturale “Velletri 2030” ha cercato di dare risposte ad alcune delle domande che si pone la società attuale in merito al tema trattato, con proposte apparentemente provocatorie, che spingono a guardare al futuro con l’esperienza del passato, nell’ottica del risparmio energetico e della compatibilità ambientale. Ha aperto il convegno il vice Presidente dell’associazione organizzatrice Eugenio Dibennardo, che ha illustrato le tematiche e le finalità dell’incontro. Subito dopo la parola è andata al Presidente dell’associazione culturale “Velletri 2030”, Sandro Bologna, che ha condotto e moderato il dibattito, dopo aver relazionato sulla “città intelligente” e salutato i rappresentanti del Comune di Velletri presenti assieme all’assessore Orlando Pocci.
Poi è intervenuto l’architetto di Cori e Giulianello Emanuel Acciarito, partendo da una premessa: i mutamenti climatici, la crisi alimentare, l’approvvigionamento energetico sono le cause principali della trasformazione epocale in atto alla quale l’uomo dovrà presto porre rimedio con azioni mirate a ripristinare un equilibrio che aiuti a migliorare la qualità della vita e del pianeta. Come risposta al problema ha presentato la ricerca “farmduepunto zero” che porta avanti col fratello arch. Alessio Acciarito. L’architetto ha illustrato i benefici produttivi e quelli sociali dell’edificio avveniristico “Vertical Urban Farm”, dove poter coltivare in altezza prodotti agro-alimentari, offrendo anche una soluzione della gestione dei rifiuti nelle grandi città.
Coltivazione verticale, gestione dei rifiuti e riciclo sono alcuni dei punti toccati da Emanuel Acciarito prima di entrare nel dettaglio del progetto. Due i prototipi progettati dallo studio. Utopia, realtà e futuro sono state le visioni presentate nella relazione. Dinamicità, plasticità e aggregabilità sono gli elementi che caratterizzano il design dei progetti di “farmduepunto zero”. Un affondo sulla tecnologia costruttiva e uno su quella funzionale, efficienza energetica e risparmio gli argomenti con i quali l’architetto ha chiuso il suo intervento, affermando che: “La tradizione contadina dei nostri territori deve essere considerata patrimonio culturale inestimabile da salvaguardare, per permettere alla ricerca un’accademica consultazione nel tempo, dove poter attingere segreti, esperienze e lavoro da applicare alla buona pratica agricola futura”.
Ha chiuso i lavori l’ingegnere Michelangelo Iadarola, parlando del mattone crudo tradizionale e della sua efficienza energetica. Il progetto “farmduepunto zero” sarà discusso a Latina tra qualche settimana. Info e contatti: 3477719697 / www.acciarito.com

Redazione
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