Da qui la mobilitazione di quattro associazioni rutule “Voce del Popolo”, “Comitato civico di Tor San Lorenzo”, l’associazione “Terra di Tutti” e il comitato “Ribelli di Montagnano” che hanno firmato una diffida nei confronti del sindaco Luca di Fiori per sollecitare il completamento del la procedura che permetterebbe l’apertura della tanto attesa struttura.
Dalle dichiarazione dell’assessore Riccardo Iotti la fase politica sembrerebbe terminata e la questione rimarrebbe nelle mani dei tecnici. A sua volta il direttore generale della Asl RMH Fabrizio d’Alba definirebbe la questione complessa dal punto di vista di accordi economici e sembrerebbero mancare anche dei lavori di completamento della struttura.
Alle associazioni, tuttavia, non risulterebbe ancora pervenuto il certificato di agibilità e accatastamento, richiesto al sindaco, senza il quale la Asl non può acquisirla. Una richiesta che dovrà essere esaudita entro 90 giorni per non incorrere in vie legali e rendere così idoneo all’apertura il nuovo consultorio.
“L’iniziativa della diffida procedimentale – ha dichiarato Francesco Falco, l’avvocato rappresentante delle associazioni – ha lo scopo di suonare la tromba allo stato di indifferenza dell’attuale classe politica che governa la città. Si realizza per la prima volta l’unione di associazioni civiche sul territorio per un percorso di “class action” che non si fermerà al consultorio.”
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