venerdì, Aprile 19, 2024

TOR SAN LORENZO, L’ASSOCIAZIONE NUOVA CALIFORNIA SCRIVE ALLE ISTITUZIONI: “AIUTATECI”

Scriviamo a voi tutti per la seconda volta in poche mesi, per ottenere quelle garanzie e quell’attenzione che meritiamo e che purtroppo nella precedente lettera che vi abbiamo inviato non abbiamo avuto. Il nostro paese versa in condizioni pietose. Furti all’ordine del giorno anche nelle ore diurne oramai in abitazioni e negozi come se fosse diventato tutto normale. Negli ultimi mesi, in pieno giorno, sono stati svaligiati due note catene di alimentari, mentre di notte abbiamo assistito inermi al tentativo di furto all’ufficio postale, sventato dall’eroico gesto di un agente fuori dal suo turno di lavoro. E ancora, in serata incidenti clamorosi che potevano causare vittime, stragi sfiorate, furti nelle scuole. Non è pensabile vivere in un territorio così degradato. Non è pensabile uscire per fare una semplice passeggiata e rischiare la vita perché qualche disperato sfreccia nelle vie del tuo paese (distrutte dalle secolari e profondissime buche). Non è pensabile mandare a scuola i nostri bambini che si vedono regolarmente svaligiati i laboratori di informatica che con tanta fatica anche noi genitori contribuiamo ad allestire. C’è anche chi poi, per un incidente disgraziato ha perso la vita e tutto ciò non ci va giù. Non riusciamo ad accettarlo dicendo “è stato uno sfortunato episodio”; si, perché oramai non possiamo più parlare di episodi. Il degrado porta degrado e noi stiamo facendo di tutto per tenerci questo paese. Da soli però non ce la facciamo. Un flusso di rom incontrastato nella zona critica de Le Salzare, spaccio, prostituzione anche in pieno giorno all’interno dei consorzi con scene di sesso in pubblico cui dobbiamo assistere inermi. Le strade, come dicevamo qualche riga sopra, sono costellate da buche che danneggiano le nostre vetture e impediscono a chi vuole girare in auto, motorino o bicicletta di sentirsi sicuro. Ci costringono a lunghe cause contro il Comune o peggio ancora a spese impreviste che sommate alle tasse, con tutte le aliquote massime, ci riducono sul lastrico. Tasse che dovrebbero portare nuovi servizi, di cui invece non vediamo l’ombra, ad eccezione del servizio bus per gli anziani ed i disabili. Non solo, molte vie del nostro territorio sono invase da discariche abusive, rifiuti a cielo aperto. Noi vorremmo vivere in un paese a misura di cittadino. Vorremmo lottare per riprenderci la nostra comunità. Tornando poi al discorso sicurezza, dobbiamo constatare che la presenza delle forze dell’ordine, Carabinieri e Polizia Locale, è insufficiente se paragonata ai fatti criminosi. Lo è anche in luce del numero di abitanti di Ardea tutta, sopra le 50 mila unità. Qui abbiamo pochi agenti municipali, pochi Carabinieri e non abbiamo un commissariato di Polizia. Basti pensare che in estate la popolazione triplica e la locale stazione dei Carabinieri non resta aperta nelle ore notturne, quindi se accade qualcosa dobbiamo aspettare una macchina che arriva da Anzio. La vicina Torvaianica, nel comune di Pomezia, in estate può contare su un presidio di Polizia permanente. Possibile che noi non possiamo sentirci altrettanto sicuri? Abbiamo parlato, di recente, con i dirigenti e comandanti di Polizia e Carabinieri e siamo ben felici del loro lavoro sul territorio, proprio tenendo conto delle difficoltà numeriche che hanno in relazione alle vaste dimensioni della città di Ardea. Un commissariato di Polizia che coprirebbe Ardea – Pomezia, però, sarebbe il minimo sindacale, soprattutto se consideriamo che il distretto di Anzio deve vigilare sulla stessa Anzio ma anche Nettuno, Ardea. Nell’ultimo anno, solo a Tor San Lorenzo, si sono verificati decine di furti nelle abitazioni, in alcuni casi anche con gli inquilini presenti o addormentati. Negozi dati alle fiamme, bar svaligiati con scasso o addirittura sfondati con furgoni e poi derubati, anche in prossimità di via dei Tassi ove si trova il comando dei Carabinieri di Tor San Lorenzo. Non possiamo, inoltre, non parlare dei ripetuti attentati incendiari ai danni di uffici, vetture di giornalisti, politici e cittadini di Ardea. Atti che significano qualcosa, atti che ci fanno paura. In tutto questo cosa fa la politica locale? Poco o nulla. Consigli comunali mai svolti per mancanza di numero legale o sciolti in corso d’opera per gli stessi motivi. Tutto ciò ci appare come un ulteriore segnale di scarso interesse da parte loro per la collettività e per noi che viviamo il territorio. Abbiamo bisogno di aiuto, è un grido questo che si sta levando alto e forte e che porterà a manifestazioni forti, sulla scia di quella tenutasi lo scorso 7 marzo. Stavolta però punteremo in alto, non ci limiteremo alla sola Tor San Lorenzo, ma chiederemo aiuto e partecipazione a tutti gli abitanti di Ardea, tutti i quartieri come Nuova Florida, Litorale, Banditella, Montagnano, tutti. Noi vogliamo sentirci cittadini di serie A, al pari di quelli che come noi pagano le tasse e godono di diritti e servizi imprescindibili. Vogliamo un futuro migliore per i nostri figli, vogliamo poterci muovere liberamente senza coprifuoco. Vogliamo esercitare le nostre professioni liberamente, senza doverci guardare le spalle e privi di ansie. Vi ringraziamo per l’attenzione e per il tempo che ci avete concesso leggendo questo accorato appello, avremmo piacere di essere ricevuti dalle SS.VV. per mettervi al correnti di cosa significhi vivere o meglio sopravvivere ad Ardea.”

Redazione
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