Da allora le fiamme gialle sono risalite alla filiera di distribuzione di tali prodotti con marchi contraffatti, accumulati in due magazzini nel napoletano, in località Striano e Poggiomarino. A gestire un vero e proprio centro di smistamento era una coppia di coniugi del posto, subito denunciati. La merce avrebbe potuto consentire guadagni per oltre due milioni di euro.