giovedì, Aprile 18, 2024

CORI, AMMINISTRAZIONE, LEGAMBIENTE E COMITATI: STOP ALL’APERTURA NUOVE CAVE

Un fronte sempre più ampio che dai Comuni si estende alle associazioni fino ai cittadini di Cori e non solo. Nel Lazio, tra le regioni più scavate d’Italia, dopo aver trasformato in una groviera il territorio a nord della capitale, la fascia dei Monti Lepini, Ausoni e Aurunci aveva finora retto abbastanza bene davanti ad un fenomeno che ora sembra volersi estendere senza misura anche in queste zone. L’Amministrazione comunale di Cori si è opposta all’autorizzazione concessa dagli uffici della Pisana, facendo ricorso al TAR e approvando una mozione in Consiglio comunale. La crisi del settore edilizio non legittima alcun rilevante interesse socio economico a procedere alla cavazione e la presenza di altre cave nell’immediato intorno creerebbe i presupposti per un inarrestabile polo estrattivo.
Erano presenti: il Sindaco di Cori Tommaso Conti e i suoi assessori Chiara Cochi, Ennio Afilani, Fausto Nuglio e Luca Zampi; i sindaci di Sezze e Norma, Andrea Campoli e Sergio Mancini; la Consigliera regionale Rosa Giancola; il Presidente Legambiente Lazio Roberto Scacchi, con i rappresentanti del Circolo locale Legambiente ’Cora Viridis’ e di altri circoli pontini del Cigno Verde.

Redazione
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