? esprimere la netta contrarietà della città di Anzio alla proliferazione indiscriminata e non
pianificata nel proprio territorio di impianti di trattamento di qualsiasi rifiuto per capacità
esorbitanti rispetto al reale fabbisogno della città;
? esprimere la volontà della città di Anzio di perseguire politiche di riduzione dei rifiuti presenti
sul suo territorio, rafforzamento del sistema di raccolta differenziata, chiusura del ciclo dei
rifiuti alla scala comunale ovvero intercomunale partecipando in modo attivo alla corretta
definizione di ambiti, regole e limiti che disciplinano l’insediamento di impianti di trattamento
dei rifiuti;
e per tali prioritari fini di procedere a:
? dare mandato a Sindaco ed alla Giunta di avviare ogni iniziativa d’ordine amministrativo e
POLITICO, possibilmente in modo coordinato con altri comuni, per rappresentare nelle sedi
istituzionali della Regione Lazio e del Parlamento se necessario, la pressante ed indifferibile
necessità di norme di salvaguardia a tutela delle comunità locali in attesa del nuovo ed
organico quadro normativo di riferimento dato dal Piano Regionale dei Rifiuti;
? tutti gli approfondimenti d’ordine tecnico e giuridico, anche con l’ausilio di esperti qualificati,
affinché l’Amministrazione di Anzio rappresenti al meglio gli interessi della città nelle
conferenze dei servizi in cui sarà chiamata a partecipare ed esprimersi in ogni altra sede utile;
? richiedere agli organi sanitari competenti l’elaborazione di uno “studio epidemiologico di
corte” esteso alle aree urbane di interesse e che consenta di comprendere il reale rischio per
la salute dei cittadini;
? dare mandato al Sindaco previo opportuni approfondimenti, di avviare entro i termini previsti
dalla legge apposito ricorso agli organi giurisdizionali e non, avverso i provvedimenti
autorizzativi degli impianti in argomento.
? alla luce di quanto sopra richiedere alla Regione Lazio una rivalutazione del suo parere sulla
Valutazione Impatto Ambientale in merito al progetto autorizzato in via della Spadellata,
tenendo in considerazione tutte le premesse sopra indicata.
? stabilire che il Consiglio Comunale unitamente alla Commissione Consiliare Ambiente siano
costantemente informate e mobilitate nel merito del problema in argomento.
? demandare alla conferenza dei capigruppo presieduta da Sindaco la nomina, entro il 22
febbraio p.v. e con metodo paritetico, di una commissione di 4 (quattro) esperti in materia
ambientale dell’Università o del Ministero della Salute, affinchè indichino attraverso una
Relazione Tecnico – Scientifica eventuali rischi per la salute e dettino eventuali distanze e
limiti in merito ad insediamenti Residenziali, Scuole e Ospedali, ai fini della salvaguardia
della salute pubblica, dell’intero ambito territoriale o subambito,
? Predisporre entro il 20 Marzo una proposta di integrazione e/o variante alle N.T.A. del PRG
finalizzata a chiarire nel dettaglio l’elencazione delle attività pericolose, nocive e/o
incompatibili con l’ambiente urbano ed il territorio.
? Modificare entro 20 Marzo il Regolamento di Igiene e Sanità, ovvero produrre specifico
regolamento comunale, inserendo prescrizioni anche con il contributo della commissione di
cui ai punti precedenti, tese ad impedire insediamenti industriali di trattamento dei rifiuti
potenzialmente nocivi per la salute dei cittadine.”