venerdì, Aprile 26, 2024

REGIONE, AFFARI COMUNITARI, AUDIZIONE CON PARTI SOCIALI SUL PROGRAMMA 2016 DELLA COMMISSIONE EUROPEA

Ogni anno infatti, la Commissione europea adotta un programma attraverso il quale rende noto come intende tradurre in azioni concrete le proprie priorità politiche. Per quanto di competenza regionale, il Consiglio regionale, tramite la commissione competente, individua le priorità settore per settore per concorrere alla formazione di decisioni più favorevoli e condivise con il territorio. All’incontro di ieri, il primo di questo genere mai svolto in commissione, sono intervenuti i rappresentanti di Ance, Cida (manager pubblici e privati), Unindustria; Confprofessioni; Airp (prevenzione usura protesti e fallimenti); Legacoop; Confagricoltura; Ugl. I suggerimenti delle parti sociali, formulati sulla base degli allegati forniti dalla Commissione europea, serviranno alla Commissione regionale per adottare una risoluzione che verrà trasmessa, entro fine mese, alla Giunta, al Governo, al Parlamento, alle Istituzioni europee e alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali e delle Province autonome. I profili di interesse regionale vanno dalle nuove iniziative da porre in essere nei prossimi dodici mesi alle iniziative che la Commissione intende riesaminare affinché producano risultati reali e positivi, dalle proposte prioritarie in sospeso che meritano di essere adottate in tempi brevi dai colegislatori alle proposte ritenute non più rilevanti che la Commissione ritiene debbano essere ritirate, all’elenco delle leggi da abrogare. Sesto ed ultimo allegato del programma di lavoro, la legislazione che diventerà applicabile nel 2016. Si tratta di dieci priorità politiche, fra cui il rilancio dell’occupazione, della crescita e degli investimenti, un mercato unico del digitale connesso, un accordo realistico e equilibrato di libero scambio con gli Stati Uniti, una nuova politica della migrazione. Formazione imprenditoriale, sostegno all’innovazione e internazionalizzazione sono stati gli ambiti più citati, per i quali si richiede maggiore attenzione, ma anche ai giovani e alle donne, reale libera circolazione dei lavoratori all’interno del mercato europeo, semplificazione e razionalizzazione delle normative sulla gestione dei rifiuti.

Redazione
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