giovedì, Aprile 18, 2024

CERVETERI, CIMITERI, PARLA IL VICESINDACO ZITO: “QUANTA DISINFORMAZIONE”

“In questi giorni ho letto molta disinformazione sull’ipotesi di realizzare un nuovo cimitero nella nostra città e credo che sia necessario fare dei chiarimenti. Iniziamo con il dire che Cerveteri deve assolutamente affrontare l’emergenza dovuta alla totale mancanza di programmazione sui cimiteri. E deve farlo subito. Infatti entro pochissimi mesi gli spazi per le tumulazioni saranno esauriti visto che negli ultimi anni nessuna Amministrazione si è posta seriamente il problema di come pianificare i servizi conseguenti all’aumento della popolazione. Non a caso, appena insediati, ci siamo trovati a dover studiare ogni ampliamento possibile e a realizzare immediatamente 280 nuovi nuovi, che hanno in parte tamponato l’emergenza. Sempre l’Amministrazione Pascucci ha avviato le procedure previste dalla Legge per le esumazioni e le estumulazioni, attività anche queste trascurate nel corso degli anni. A brevissimo, lo annunciamo, inizieremo un ulteriore ampliamento del cimitero del Sasso. Inoltre, sin dai primissimi giorni, abbiamo iniziato un lungo e complesso lavoro con la Soprintendenza per ottenere l’autorizzazione ad un ampliamento del Cimitero di via dei Vignali. Ma tutti questi nuovi loculi, anche quelli che realizzeremo con i prossimi ampliamenti, serviranno soltanto a gestire l’emergenza nel brevissimo periodo e non consentiranno di risolvere il problema a lungo termine”.
“Quei Consiglieri di opposizione che strumentalizzano un tema così delicato come la cura dei defunti dovrebbero informarsi bene prima di parlare. Oggi li sentiamo dire che le emergenze si risolvono insieme, un appello che sicuramente va accolto con favore. Ma dove erano tutti questi Consiglieri in questi anni? Non c’è mai stata una pianificazione degli ampliamenti cimiteriali, non sono stati previsti i necessari posti a terra, né colombai o ossari indispensabili per la gestione delle esumazioni. Tutto questo in una città nella quale, nonostante dal 1975 la Legge vieti il rilascio delle concessioni cimiteriali per periodi superiori ai trent’anni, si è proseguito a rilasciare concessioni perpetue e novantanovennali fino agli anni Ottanta. È bene che i cittadini sappiano che, attualmente, sono rimasti soltanto 22 spazi disponibili nei nostri cimiteri a fronte di un numero di decessi annui pari a 337. I numeri parlano chiaro. Purtroppo è indispensabile un nuovo cimitero. Per realizzarlo la nostra Amministrazione sta utilizzando lo strumento del project-financing. E vorrei spiegarne le ragioni. Innanzi tutto il Patto di Stabilità non consentirebbe mai al nostro Comune di fare un investimento di 5-6 milioni di euro (cifra necessaria a realizzare un nuovo cimitero). Inoltre nessuna Amministrazione negli ultimi 30 anni si è preoccupata di individuare o di reperire un terreno per il nuovo cimitero. E oggi, diversamente dal passato, le norme non consentono ai Comuni di acquistare terreni. Senza contare che, una volta realizzato, ci sarebbe il problema della gestione: il blocco delle assunzioni impedirebbe di assumere il personale necessario”.
“Ignorando tutto questo, qualcuno in questi giorni ha parlato a sproposito dicendo che il project-financing serve a privatizzare il cimitero e a lasciare il futuro gestore libero di decidere in piena autonomia costi e qualità del servizio. Tutto completamente falso. Innanzi tutto è bene sottolineare che l’utilizzo del project-financing sui cimiteri è una soluzione applicata in tutta Italia. E, non a caso, anche le passate Amministrazioni della nostra città (anche quelle nelle quali era presente chi oggi ci accusa di voler privatizzare i cimiteri) hanno tentato ben due volte questa soluzione. Ma vorrei spiegare meglio ai cittadini come funziona questo strumento. Il project-financing è previsto dal Codice degli Appalti. Può essere attivato sia con iniziativa pubblica sia su proposta di singoli operatori economici. Nel nostro caso siamo in questa seconda fattispecie. Ricevuta la proposta, l’Amministrazione ha l’obbligo di valutarla entro tre mesi. La nostra Giunta comunale, vista la reale necessità di un nuovo cimitero e considerando l’impossibilità di poterlo realizzare e gestire autonomamente, ha valutato positivamente la proposta pervenuta (con la delibera n. 22 del 15.02.2016, scaricabile dal sito del Comune). Ora spetta al Consiglio Comunale, in fase di approvazione di Bilancio, decidere se inserire l’opera finanziata con capitali privati negli strumenti di programmazione. La normativa prevede che solo in quel momento il progetto potrà essere avviato. E, ovviamente, essere sottoposto a gara pubblica. Prima di quella data, chiaramente, l’Amministrazione comunale potrà valutare tutte le eventuali proposte alternative che perverranno. Per quelle che riterrà meritevoli, potrà dichiarare il pubblico interesse, come accaduto nel caso della proposta già pervenuta, demandando poi al Consiglio Comunale di scegliere quella più idonea. Ovviamente il piano finanziario del Cimitero, compresi i costi di gestione, dovranno essere avallati dal Comune e, soprattutto, messi a gara pubblica. Come in tutte le opere pubbliche, perché di opera pubblica si tratta, il realizzatore sarà individuato con una gara e si aggiudicherà l’appalto chi farà la migliore offerta. Il proponente originario mantiene per legge il solo diritto di prelazione. Vale a dire che in caso di aggiudicazione a un’altra società, il proponente originario potrà decidere di realizzare l’opera ai costi e alle condizioni del vincitore”.
“Ovviamente anche le tariffe saranno parte della gara e il futuro gestore non avrà la libertà di variarle. Proprio sulle tariffe, comunque, è necessaria un’ultima considerazione. Le tariffe oggi vigenti, come abbiamo sottolineato già più volte, sono assolutamente inadeguate a coprire il costo del servizio e necessitano di una revisione. Basti pensare che a fronte dei soli 25 euro pagati dal cittadino (una cifra uguale per tutti, a prescindere dal reddito) per la sepoltura a terra, o inumazione, il Comune sostiene costi superiori ai 1.000 euro tra operazioni di inumazione e manutenzione. Quindi un aggiornamento delle tariffe sarà in ogni caso assolutamente necessario, seppur continuando a sostenere tutte le famiglie che hanno difficoltà economiche”.

Redazione
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