giovedì, Marzo 28, 2024

ROMA, SGOMINATE TRE PIAZZE DI SPACCIO: CARABINIERI ARRESTANO 14 PERSONE

L’attività investigativa trae spunto da un’altra attività, denominata “Simsar” e che ha portato all’arresto nel novembre 2015 di tre persone responsabili di usura ed estorsione, consumati nei confronti di un dipendente di un’impresa di servizi.

L’indagine ha consentito di individuare un modus operandi particolarmente efficiente per l’attività criminale. Non una semplice vendita “di piazza” , infatti, da parte del pusher in un luogo prestabilito, bensì in un più articolato sistema di “spaccio su ordinazione” da parte degli acquirenti, rendendo così più difficoltosi i riscontri investigativi ed il conseguente arresto degli spacciatori. Gli stessi infatti portavano con se solo il minimo quantitativo di droga sufficiente sia per soddisfare il cliente, che per dimostrare il semplice uso personale nel caso di un eventuale controllo di polizia, potendo così cavarsela con una “banale” sanzione amministrativa.

Gli innumerevoli riscontri effettuati dai militari dell’Arma hanno permesso tuttavia di certificare l’esistenza di una vera e propria attività di commercio di stupefacenti “a domicilio” posta in essere perlopiù da giovani incensurati tra i 20 ed i 35 anni.

Lo sforzo investigativo ha consentito di tracciare i collegamenti esistenti fra tre diversi gruppi di spacciatori operanti autonomamente nei rispettivi quartieri di influenza, consentendo, già nella fase preliminare, di arrestare in flagranza di reato sette soggetti, denunciarne 5 nonché sequestrare circa 1,5 kg di sostanza stupefacente, tra cocaina, marijuana e hashish, e denaro contante, provento dell’attività illecita.

Le indagini condotte nei confronti del gruppo di pusher operanti nel quartiere Ponte di Nona hanno permesso, altresì, di risalire all’autore dell’accoltellamento di DEL GRECO Massimiliano avvenuto il 15 ottobre 2015 nella medesima località.

In particolare la vittima, all’epoca dei fatti sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, fu raggiunto da presso la propria abitazione e pugnalato, per futili motivi maturati presumibilmente sempre nell’ambito dello spaccio di stupefacenti, con un coltello da cucina che gli cagionava una ferita lacerocontusa all’emicostato sinistro.

Terminate le formalità di rito due persone sono state tradotte presso il carcere di Rebibbia, sette sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e cinque alla misura dell’obbligo di presentazione.

Redazione
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