venerdì, Aprile 19, 2024

REGIONE, RIFIUTI, LA POZIONE DI SIMEONE (FI)

“I numeri e l’inerzia del presidente della Regione, Zingaretti, sulla gestione dei rifiuti si sono infranti nel contenuto del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, nel quale si prevede per il Lazio la realizzazione di un nuovo impianto di incenerimento. Decisione che non è campata in aria ma si basa su dati reali che Zingaretti, che si è affrettato a dire che nessun inceneritore nuovo sarà realizzato sul territorio, o non conosce o, peggio, continua a far finta di non conoscere. Oggi il quadro che si delinea all’orizzonte è solo l’ennesima dimostrazione di come l’attendismo di Zingaretti, che aveva assicurato il nuovo piano dei rifiuti entro dicembre 2013, stia solo acuendo l’emergenza e le criticità in atto. Il presidente aveva assicurato che la raccolta differenziata sarebbe aumentata e arrivata oltre il 65% previsto per legge. Ad oggi siamo ancora ben al di sotto questa soglia. Aveva detto che sarebbe iniziato un ciclo virtuoso nella gestione dei rifiuti. Ma nulla di tutto questo è stato fatto. Il risultato è che il Lazio ha oltrepassato la linea rossa e l’assenza di risposte da parte di Zingaretti ha innescato un circolo vizioso che ricade solo sulle spalle dei cittadini. L’emergenza dei rifiuti c’è e come tale deve essere affrontata. Per farlo è indispensabile intervenire chiudendo il ciclo integrato dei rifiuti nell’ ambito di produzione. La Regione è l’Ente regolatore che deve mettere a punto e realizzare una programmazione completa, e rispettosa delle esigenze dei singoli territori, affinché il ciclo dei rifiuti sia chiuso negli ambiti di produzione. E’ inaccettabile, perché comporta in sé una seria sconfitta politica ed amministrativa, che oggi i rifiuti del Lazio e le sue emergenze siano spalmati in altre regioni o addirittura spediti fuori dall’Italia. Amministrare significa assumersi le responsabilità, non scaricarle su altri. L’obiettivo che va perseguito, non dando i numeri al lotto ma con coerenza e pragmatismo, deve essere disciplinare la gestione dei rifiuti favorendo la riduzione della produzione e la regolamentazione della gestione degli stessi attraverso un sistema integrato, promuovendo l’impiego di idonee e moderne tecnologie in modo da assicurare le più alte garanzie di protezione dell’ambiente e di tutela della salute dei cittadini, favorendo la riduzione dello smaltimento finale attraverso il riutilizzo, il reimpiego, il recupero e la valorizzazione dei rifiuti. Non ci interessa se abbia ragione Zingaretti o Galletti. Ma ci sta a cuore il futuro dei nostri territori e delle comunità che rappresentiamo che non possono continuare a vivere a proprio discapito un’emergenza, quella dei rifiuti, che si paga in termini di qualità della vita, di sicurezza e di sviluppo. L’autosufficienza è un principio fondamentale per chi amministra e ci batteremo sino alla fine perché sia rispettato”.

Redazione
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