martedì, Aprile 16, 2024

CORI, IL 3 DICEMBRE INCONTRO CON CLEMENTE CIAMMARUCONI E PRESENTAZIONE DEL FONDO BANFUSO

Nella seconda metà del Quattrocento, Cori conobbe un profondo rivolgimento del proprio assetto religioso-istituzionale. Con l’attribuzione della chiesa patronale di Sant’Oliva e la conseguente erezione del nuovo complesso conventuale si arrivò all’inurbamento della comunità agostiniana insediata nel suburbio dal XIII secolo e il centro lepino venne interessato dalla multiforme attività pastorale dei frati dell’Osservanza minoritica. L’intenso apostolato dei Francescani osservanti e l’ascendente da questi esercitato nel vissuto religioso cittadino trovò il proprio culmine nell’incisiva campagna di predicazione dell’Aprile 1497, preludio alla fondazione, nei primi decenni del Cinquecento, del convento extramurario di San Francesco. Un quadro alquanto articolato, segnato dall’affermarsi nella società locale di una profonda esigenza di rinnovamento religioso, ma anche da rapporti tutt’altro che facili tra clero secolare e regolare sia nella gestione della cura d’anime sia nell’orientare lo stesso culto popolare verso la Madonna del Soccorso, impostosi a partire dal 1521.
A seguire la presentazione al pubblico del Fondo Banfuso. Testimonianze tecniche e documentarie appartenute al banditore corese Antonio Cioeta, detto Banfuso (Cori, 27/10/1934 – 04/03/2011). Ne fanno parte una televisione e una radio costruite da lui stesso, i megafoni con cui veniva dato il bando, circa 400 audiocassette e la strumentazione per il loro ascolto. Il materiale, donato alla Biblioteca civica ’Elio Filippo Accrocca’ da Catullo Manciocchi, andrà ad incrementare la collezione del Fondo Locale ed è particolarmente interessante in prospettiva antropologica e di storia del territorio in quanto conserva informazioni e tracce della cultura orale locale e memorie di iniziative, eventi, campagne elettorali e discorsi pubblici realizzati principalmente a Cori. Le bibliotecarie stanno predisponendo le operazioni per la messa in sicurezza, l’inventariazione, la catalogazione e la valorizzazione di tale documentazione ai fini della pubblica fruizione.

Redazione
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