sabato, Aprile 27, 2024

ROMA, FRODE FISCALE NEL SETTORE INFORMATICO, EVASA IVA PER 8 MILIONI DI EURO

A insospettire gli investigatori sono stati gli elevati volumi d’affari realizzati negli ultimi anni dalla società di Ciampino e i prezzi “competitivi” praticati ai propri clienti, atteso che il mercato di riferimento è caratterizzato da margini di profitto esigui, con prezzi di fatto noti, dove anche pochi centesimi di variazione sul valore di cessione possono fare la differenza tra chi resta sul mercato e chi, invece, ne viene escluso. La sleale competitività dell’azienda era dovuta alla partecipazione della stessa al sistema di frode del “carosello all’IVA” incentrato sull’utilizzo strumentale di fornitori destinati a scomparire in poco tempo, il quale ha consentito di abbattere gli effettivi costi di acquisto grazie alla sistematica evasione dell’imposta.
La conseguente azione investigativa sulle società “cartiere” che hanno emesso le suddette fatture per operazioni inesistenti ha consentito di accertare come fossero riconducibili a soggetti “evasori totali” , e non tenessero le scritture contabili obbligatorie oltre a una reale struttura organizzativa e logistica.
A ulteriore conferma della frode, è stato appurato che i rappresentanti legali delle società in parola erano mere “teste di legno”. Nel complesso, l’imprenditore romano indagato, nel periodo oggetto delle indagini, ha così fraudolentemente evaso circa 8 milioni di IVA. Il sequestro odierno costituisce solo l’ultimo atto in ordine di tempo dell’operazione denominata “Missing toner”, la quale ha portato già alla denuncia di 19 persone fisiche per reati di frode fiscale nel settore del commercio dei prodotti informatici e all’accertamento di un “giro” di fatture per operazioni inesistenti dal volume complessivo di circa 55 milioni di euro.

Redazione
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