Al momento, infatti, non sono previste nuove strutture che possano accogliere i flussi migratori in arrivo e se fosse confermata la chiusura del centro Cri di via del Frantoio a giugno, in assenza di soluzioni alternative, sarebbe davvero grave.
Roma Capitale ha un unico modo per rispondere:intervenire in maniera tempestiva, destinando spazi di accoglienza alle persone più vulnerabili e imprimendo un’accelerata alle politiche di inclusione in questa città. Non farlo sarebbe una vergogna per la Roma che accoglie”, è quanto afferma la consigliera regionale di Art. 1 – Movimento democratico e progressista, Marta Bonafoni.