venerdì, Aprile 19, 2024

CIVITAVECCHIA, UGL CHIEDE CHIAREZZA PER I LAVORATORI DELL’APPALTO PULIZIE

“Prendiamo atto che a distanza di oltre una settimana, quello che doveva sembrare una mero atto di routine, stenta a decollare”. La sigla sindacale ha poi voluto sottolineare come sia ancora lontana dall’essere mantenuta la promessa di integrazione delle 5700 ore:
“Come si ricorderà il 20 aprile scorso è stato approvato il bilancio di previsione 2017. Atto molto atteso da tutti i lavoratori del comparto pulizie del Comune di Civitavecchia – ha spiegato il rappresentante territoriale dell’Ugl Fabio Paesani – tanto da partecipare fino a notte inoltrata pur di assicurarsi un salario più dignitoso rispetto quanto deciso dallo stesso Comune. Il sindaco aveva ampiamente rassicurato tutti i lavoratori in quella stessa assise, che non appena il Consiglio Comunale avesse approvato il bilancio, gli uffici preposti avrebbero comunicato al Consorzio Sgm Enterprise”. A quanto pare però la Sgm Scala Enterprise non ha ancora ricevuto nessuna conferma dell’incremento di queste ore per completare la conclusione della trattativa.
“Non soltanto – ha aggiunto Paesani – ma sembrerebbe che anche lo stesso contratto che il Consorzio deve obbligatoriamente sottoscrivere con l’ente non sia ancora pervenuto. Ci chiediamo perché il Comune stia perdendo così tanto tempo. Cosa c’è che ancora non va? Questa annosa vicenda si sta protraendo anche troppo sulla pelle dei lavoratori. Il Comune faccia la sua parte e invii al più presto la conferma delle 5700 ore al consorzio, in modo che sindacato e azienda possano concludere la trattative in essere. Non vorremmo arrivare ad azioni sindacali – ha concluso il rappresentante dell’Ugl – che porterebbero ad uno sciopero che non gioverebbe a nessuno, tantomeno al Comune. Quindi invitiamo il sindaco a dare corso a ciò che ha comunicato per mail ai sindacati, vale a dire l’incremento delle 5700 ore e, che sono state sempre dallo stesso confermate in Consiglio Comunale. L’Ugl non è più disposta a prese in giro o ad accordi carbonari sventolati sotto la faccia all’ultimo momento propinati da chicchessia. Si faccia chiarezza e soprattutto si mettano in condizione i lavoratori di poter svolgere il proprio lavoro con serenità”.

Redazione
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