giovedì, Aprile 25, 2024

POMEZIA, DISASTRO AMBIENTALE, COMUNICATO DI SINISTRA ITALIANA

Nella giornata l’allarme è stato esteso dal Sindaco della Città metropolitana Raggi a 21 comuni della zona da Anzio a Montecompatri. L’Arpa è stata incaricata di monitorare i parametri dell’aria, dell’acqua e del suolo ma è evidente che i prodotti di combustione dei materiali stoccati daranno luogo a composti pericolosi come la diossina. Si teme inoltre un ulteriore pericolo derivante dal fatto che, a quanto pare, la copertura del capannone, era in eternit. Se tale circolstanza fosse confermata, ci sarebbe stata anche una conseguente dispersione di fibre di amianto nell’aria.
Non si conoscono al momento le cause che hanno provocato l’incendio, la Procura di Velletri sta indagando, ma la città di Pomezia troppe volte si ritrova a dover affrontare disastri del genere: nel 2016, in pieno centro città, l’incendio durato 24 ore del magazzino di un centro commerciale di vernici ed altri materiali pericolosi, sempre nel 2016 l’incendio alla discarica di Roncigliano della Pontina Ambiente del gruppo Cerroni, ubicata al confine con il comune di Albano, nel 2009 l’incendio della discarica di amianto di Via Valle Caia.
Terminata l’emergenza, bisognerà valutare attentamente i danni ambientali, a breve e lungo termine, e soprattutto accertarne le responsabilità. Bisognerà informare in modo continuo ed efficace la popolazione sui parametri monitorati e gli effetti conseguenti sulla salute indicando i comportamenti da assumere e i piani preventivi per limitare l’evolversi di malattie note per tali esposizioni.
Nella giornata del disastro è stato reso pubblico dalla stampa la segnalazione, fatta 6 mesi fa dal Comitato di Quartiere indirizzata al Sindaco di Pomezia ed alla Polizia Locale, della preoccupazione dei residenti per l’anomalo accumulo e stoccaggio di materiale nei piazzali dell’azienda interessata poi dall’incendio. Sul disastro sono intervenuti i rappresentanti istituzionali di Sinistra Italiana, il parlamentare Stefano Fassina ed il senatore Massimo Cervellini, membro della Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, il quale ha chiesto al Ministro dell’Ambiente e all’Arpa di garantire adeguati controlli e di attivare misure di bonifica e ripristino dell’intera area per garantire livelli di sicurezza per la salute dei cittadini.
La sequenza dei disastri pone diversi interrogativi in merito alla programmazione, alla scorretta gestione del ciclo dei rifiuti e soprattutto dei controlli inesistenti, in breve manca un serio Piano Regionale dei Rifiuti.
Sinistra Italiana Pomezia denuncia il grave rischio che incombe sul territorio per l’abnorme presenza di siti industriali pericolosi, sono già ben 5 le industrie a Rischio Incidente Rilevante e di recente é in previsione la realizzazione di due centrali biogas. La protesta riguarda la scelta di ubicare nella stessa zona (S. Palomba) ben due centrali, di cui una a Pomezia (seppure trasformata in centro di compostaggio) e l’altra nel comune di Roma, al confine con Pomezia. Altre centrali sono previste nei territori limitrofi di Aprilia, di Anzio e di Nettuno. Tale circostanza pone inevitabilmente l’accento soprattutto sull’incapacità di effettuare una seria valutazione di impatto ambientale (VIA) la quale non tiene evidentemente conto del fatto che il rischio aumenta in modo esponenziale all’aumentare dei siti che rappresentano fonti di pericolo per la salute e l’ambiente.”

Redazione
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