venerdì, Aprile 19, 2024

LADISPOLI, IN CASO DI UNA NUOVA DISCARICHE SI RISCHIA UN ALLARME RIFIUTI

La Città Metropolitana ha diffuso un provvedimento ai comuni del territorio nel quale è stata fornita la mappa delle aree ritenute non idonei alla presenza di impianti di smaltimento e trattamento rifiuti. Una mappa che quindi al contempo individua le poche aree che, secondo l’ente metropolitano, sarebbero invece idonee a riceverli.
Tra queste vi sarebbero due zone sul territorio di Cerveteri e due su quello di Fiumicino, motivo per cui oggi i sindaci Pascucci e Montino ieri hanno tenuto una conferenza stampa per ribadire la propria contrarietà. La mancata soluzione dei problemi romani piomba come un macigno sul bilancio della quantità di immondizia da smaltire. Un problema di lungo corso non imputabile di certo alla sola ultima amministrazione Raggi, ma che oggi continua imperterrito a produrre un rischio nelle zone fuori dal territorio cittadino di Roma. Negli anni scorsi si è temuto che i rifiuti potessero essere trattati e smaltiti a Cupinoro. Con la discarica in piena crisi gestionale vi fu un tentativo di ampliare l’invaso munendolo di impianti di trattamento, tentativo naufragato anche e soprattutto per l’azione di comitati e cittadini che hanno dimostrato una chiara fermezza nella contrarietà. Ora il rischio si ripropone soprattutto a Cerveteri che si trova al centro del dannato triangolo del rifiuto. Nel frattempo imperversa la polemica politica in un momento molto caldo di campagna elettorale. Il M5S ieri attraverso il consigliere metropolitano di Civitavecchia Matteo Manunta ha spiegato che l’atto prodotto dagli uffici è soltanto una mappa da sottoporre poi alla Regione Lazio, che ha l’ultima parola in tema di rifiuti. Una discolpa comunque a metà perché poi la Regione ragionerà proprio sulla mappa proposta dall’ex provincia. Ad intervenire sul tema la maggior parte dei candidati sindaco di Ladispoli. Tra questi Marco Pierini, forse il primo ad accogliere l’appello del sindaco Pascucci, dichiarandosi «sconcertato» per quanto appreso. A seguire anche Giovanni Crimaldi che ha interrogato la sindaca Raggi su un eventuale coinvolgimento di Cupinoro, mentre Giuseppe Corbo ha scaricato la responsabilità su tutte le forze politiche (M5S, Pd e destra) che hanno gestito i rifiuti. Anche il candidato Cifani ieri mattina ha toccato il tema rifiuti suggerendo che questi potrebbero diventare una richezza per il territorio.
Il tema dovrebbe accendere il dibattito anche all’interno della Città Metropolitana.
Il capogruppo di Città delle Metropoli Federico Ascani ha proposto la convocazione di un consiglio straordinario sul punto rifiuti. Al di là delle beghe politiche resta l’incapacità nell’hinterland romano di risolvere l’annoso problema rifiuti, quello che per anni sia è mantenuto in piena emergenza per poter avere mani libere favorendo i soliti potentati a discapito dell’ambiente ma anche delle tasche dei cittadini. Oggi si è ben lontani dall’obiettivo di gestire in casa i propri rifiuti con impianti territoriali e comprensoriali di piccole medie dimensioni per evitare bombe ecologiche che il nostro territorio conosce bene.

Redazione
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