E di conseguenza i cittadini che pretendono una maggiore sicurezza che potrebbe arrivare eventualmente con l’implemento dell’organico grazie alla nuova caserma, così come del resto avvenuto per la Guardia di finanza. Il Comune – in sostanza – dovrebbe rimettere gli atti urbanistici alla Cuc di Santa Marinella (Centrale Unica di Committenza). Per poi tornare in Giunta comunale con delle modifiche richieste dal Centro. Una formalità insomma, ma il punto continua a saltare in Giunta praticamente a poche settimane dallo scioglimento della stessa per via della tornata amministrativa che porterà ad eleggere il nuovo sindaco e a formare a giugno la nuova squadra di Governo. “Il Tar ha dichiarato legittime le procedure del Comune”, aveva dichiarato a fine 2016 il sindaco, Crescenzo Paliotta. Il tribunale ha deciso in merito ai ricorsi presentati da due ditte contro il Comune sulle procedure del project financing per la realizzazione della caserma. “Con diverse motivazioni i due ricorsi – aveva specificato sempre Paliotta – chiedevano al Tar l’annullamento delle delibere con le quali avevamo revocato il progetto di caserma ubicata nella zona del centro civico e approvandone un altro invece altrove. La decisione del Comune era stata motivata dal fatto che il Comando Generale dell’Arma chiedeva dimensioni diverse della caserma e possibilmente una sede in un punto più strategico”. Ma c’è un colpo di scena. Al ricorso al Consiglio di Stato promosso dal comune di Ladispoli per evitare il risarcimento di circa 190mila euro nei confronti della società, ecco spuntare fuori il ricorso di una delle due ditte, sempre al Consiglio di Stato, sui punti rigettati nella stessa sentenza del Tar. Che significa? I ricorsi potrebbero rimescolare le carte rimettendo in gioco le decisioni del tribunale amministrativo.
LADISPOLI, CASERMA DEI CARABINIERI, IL PUNTO CONTINUA A SALTARE IN GIUNTA
