venerdì, Aprile 26, 2024

Incendio EcoX: dall’Arpa dati su pm10, microinquinanti e campioni di suolo

Pomezia – Nuovi dati relativi all’incendio del 5 maggio presso il sito Eco X di Via Pontina Vecchia a Pomezia. L’Arpa Lazio ha reso noti i risultati delle ultime rilevazioni su pm10, microinquinanti organici, e i primi risultati sui campioni di suolo.
Per quanto riguarda le misurazioni delle concentrazioni di pm10 effettuate con il campionatore specificatamente installato nelle immediate vicinanze dell’incendio, si confermano valori inferiori al limite imposto dalla legge ed in linea con quelli acquisiti dalla rete fissa di monitoraggio dello stesso periodo.
Per quanto riguarda le analisi per la ricerca di microinquinanti organici sui campioni relativi alle giornate del 27 e del 28 maggio scorsi, la concentrazione di benzo(a)pirene, l’unico idrocarburo policiclico aromatico (IPA) normato, evidenzia un andamento in diminuzione: l’ultimo valore rilevato è di diversi ordini di grandezza inferiore al limite medio annuale di 1 nanogrammo/metro cubo. L’ultima concentrazione di diossine e furani rilevata nelle vicinanze dell’incendio conferma il trend decrescente messo in evidenza nelle precedenti rilevazioni. Il valore relativo ai PCB si conferma simile a quello riscontrato nelle giornate precedenti del 20 e 21 maggio.
Lo scorso 11 maggio, infine, il personale tecnico di Arpa Lazio ha prelevato campioni superficiali di terreno nelle aree circostanti l’impianto Eco X. I punti di prelievo sono stati scelti su indicazione della direzione tecnica sulla base di una simulazione modellistica elaborata dalla Divisione Atmosfera e Impianti di Arpa Lazio. Il prelievo è stato effettuato al fine di valutare l’entità delle deposizioni sul suolo di diossine, PCB e IPA eventualmente diffusi a seguito dell’incendio.
I campioni oggetto del monitoraggio hanno mostrato concentrazioni simili tra loro. In particolare, le concentrazioni rilevati nei siti in cui era prevista la massima ricaduta sono confrontabili con i siti in cui era prevista ricaduta inferiore. Per quanto riguarda la concentrazione di diossine, PCB e IPA al suolo non sembra quindi manifestarsi una differenza significativa tra aree a cui, a priori, era prevista una diversa deposizione di inquinanti.
In termini assoluti, le concentrazioni trovate sono risultate molto basse e simili a quelle riscontrate in altre campagne di misura in cui non è stata rilevata una contaminazione del suolo.

Redazione
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