venerdì, Aprile 19, 2024

Tarquinia, furti nelle auto, arrestati due sinti

Tarquinia – Avevano messo a punto un sistema infallibile. Aspettavano l’ora di pranzo, si avvicinavano alle auto in sosta, controllavano bene all’interno. Poi, muniti di forbicione e candele della macchina, rompevano i vetri e aprivano le serrature delle macchine posteggiate, quindi rubavano tutto ciò che era stato lasciato all’interno. Una pratica, che, da qualche tempo, era quasi diventata quotidiana nella località balneare di Sant’Agostino, lingua di sabbia tra Tarquinia e Civitavecchia, al punto che i frequentatori e i bagnanti non stavano più tranquilli, sempre costretti a gridare al chivalà.

Vittime preferite dei giovani ladri, gli sportivi amanti del kyte surf che abitualmente lasciano in macchina indumenti ed effetti personali per praticare in mare aperto lo sport sulla tavola e il parapendio. Da giorni era partita la caccia al motorino rosso: così in tanti lo avevano segnalato. A scovarlo, finalmente, è stato un carabiniere che domenica si è imbattuto nei due furbi ladri, due giovani sinti, di cui peraltro uno minorenne, già da tempo segnalati.

Il brigadiere li ha visti e li ha seguiti, riuscendo a ricostruire il loro modus operandi: prima hanno guardato bene l’area, poi hanno parcheggiato il motorino, peraltro risultato essere con targa rubata, successivamente, dopo aver ispezionato tutte le macchine parcheggiate, hanno scelto l’obiettivo e poi, con arnesi atti allo scasso, tra i quali proprio candele delle macchine e forbicioni, hanno iniziato a forzare la serratura. Il carabiniere della stazione di Tarquinia ha subito allertato la pattuglia che è intervenuta immediatamente, arrestando i due ladri, ancor prima che potessero introdursi all’interno della macchina. Il minorenne è stato portato al carcere minorile di Roma; l’altro, con precedenti importanti, è stato invece associato prima alla camera di sicurezza e poi giudicato per direttissima. Per lui convalidato l’arresto, con l’obbligo di firma tutti i giorni in attesa del processo.

Una delle tante problematiche che affliggono la località balneare per il momento sembra essere stata risolta. Resta però tanto da fare: si tratta infatti di rimettere mano all’intera area, con maggiore vigilanza, ma non solo. Da tempo Sant’Agostino viene definita ‘’terra di nessuno’’ proprio perché situata al confine con Civitavecchia e spesso frequentata solo da civitavecchiesi. Una circostanza che l’ha sempre penalizzata in termini di interventi di riqualificazione.

Finalmente però il neo sindaco di Tarquinia Pietro Mencarini sembra essere intenzionato a mettere fine al caos, partendo da una migliore manutenzione della spiaggia – magari avvalendosi di cooperative-; sistemando la viabilità, vero limite della località; ma anche migliorando i parcheggi, fino a prevedere anche aree sosta per i camper… Che ‘’l’inferno’’ possa volgere al termine? Se lo augurano davvero in molti.

Redazione
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