CIVITAVECCHIA – «Ce la siamo vista veramente brutta, abbiamo cercato di fare il possibile, dando una mano ai pompieri e ai volontari, ma dobbiamo ringraziare il cielo se non ci sono stati morti». Il racconto, in lacrime, è di una donna che nella serata di ieri, nella zona alta di Civitavecchia ha contribuito insieme al marito allo spegnimento del violento incendio. Sconvolta, armata di pala, per ore ha tentato di seppellire il fuoco sotto la cenere, mentre un uomo in cravatta, appena tornato da lavoro, continuava a dare acqua con una pompa in attesa che i Vigili del fuoco si sganciassero da una vicina area più critica e raggiungessero la sua abitazione minacciata dalle fiamme. «Quando il fuoco arriva alla porta di casa – ha detto la donna – non sai più cosa fare, puoi solo scappare o tentare di spegnerlo. Ma come si fa a scappare e lasciare tutto quello che hai esposto alla distruzione? Ho rischiato, è vero, ma ne è valsa la pena». Sono stati tanti, in effetti, i cittadini che hanno dato una mano: molti, residenti addirittura in zona non interessate dall’incendio, hanno fatto chilometri e sfidato le fiamme per soccorrere amici e parenti alla prese con i devastanti roghi. Paura nei pressi dell’ospedale e prima ancora sulla Braccianese Claudia, situazione spaventosa dalle parti del canile municipale (i cani sono stati tutti messi in salvo). In via Terme di Traiano il vero problema è stato il fumo, diverse le case evacuate. Irrespirabile l’aria del Pirgo e della Marina, con i bagnanti che hanno resistito fino alle 18, poi hanno abbandonato la spiaggia con occhi arrossati e gola irritata. «Non riusciamo a respirare – ha affermato una bagnate, al Pirgo con il marito e la figlia di pochi anni – Civitavecchia oggi è tutta così, siamo in centro e la situazione è questa, figuriamoci nelle zone interessate dall’incendio». Persone intossicate si sono registrate nella zona nord della città.
(seapress)
’Abbiamo rischiato grosso, solo per un caso non ci sono stati morti’
