venerdì, Marzo 29, 2024

Civitavecchia, gli incendi hanno colpito anche i pendolari della Fl5

CIVITAVECCHIA – La domenica di incendi ha colpito duro non soltanto gli abitanti delle zone interessante dai roghi, ma ha avuto ripercussioni anche sui pendolari della linea Fl5: “Che il servizio ferroviario festivo fosse al limite della decenza per la linea FL5 Roma – Civitavecchia – Montalto era noto da tempo, ma quanto accaduto ieri ne ha dimostrato totalmente l’inefficienza”. Ad esprimersi così il comitato pendolari Litoranea Roma Nord, che ha raccontato senza mezzi termini la storia di una domenica di passione, iniziata in tarda mattina quando, a causa del vasto incendio tra Capalbio e Montalto, si sono bloccati i collegamenti da e per la Toscana. “Ma il danno peggiore si è verificato intorno alle 16 – hanno spiegato – quando a causa di un vasto incendio sviluppatosi nei pressi di Palo Laziale, anche questi ultimi si sono dovuti fermare, lasciando totalmente scoperto il servizio fino alle 18:30, momento in cui finalmente è stato attivato un servizio sostitutivo con bus. L’istituzione tardiva del servizio autosostitutivo ha provocato un enorme accumulo di persone nei piazzali delle stazioni ferroviarie, complice anche il panico causato dall’assenza di informazioni e personale in luogo, difficilmente gestibile con bus che ha richiesto anche l’intervento delle forze dell’ordine per fornire ausilio ai malcapitati. È impossibile che dall’inizio dell’interruzione si sia dovuto attendere il tardo pomeriggio per avere degli autobus, considerando anche la presenza di aziende sul litorale (di cui due a Cerveteri, ma se ne contano altre tra Fiumicino e Civitavecchia) che avrebbero potuto fornire il servizio in tempi più ristretti data la prossimità alle località interessate. La presenza di personale specializzato delle ferrovie sul posto, come al solito assente, è da ritenersi di fondamentale importanza, sia per fornire una più efficace assistenza, sia per evitare scene di panico, soprattutto in stazioni come ad esempio Maccarese, dove non sono disponibili altre modalità di trasporto per proseguire il viaggio (ad eccezione del nuovo servizio sperimentale Ladispoli-Aeroporto). L’istituzione di “un’unità di crisi” in stretto contatto con il personale sul luogo ed i servizi sostitutivi – hanno aggiunto dal comitato – consentirebbe infatti un monitoraggio continuo della situazione dei luoghi consentendo anche una piu’ efficiente gestione della situazione. Da tempo chiediamo un miglioramento del servizio festivo, per soddisfare la domanda di utenti lavoratori che devono recarsi a Roma per lavoro e per i numerosi turisti che soprattutto nel periodo estivo scelgono il litorale per passare le loro giornate, nonchè un rafforzamento che consenta di distribuire le corse nella giornata e non dipendere soltanto dai treni provenienti dalla Toscana che tra l’altro non effettuano le fermate intermedie. Ma il dito non va puntato soltanto verso il servizio ferroviario – hanno concluso – ma anche verso la non curanza delle varie amministrazioni (private e pubbliche), le quali non effettuando la manutenzione delle sterpaglie nei dintorni della linea aumentano la facilita’ di sviluppo di incendi e quindi di disservizi per la collettività’ tutta, che tanto ci hanno fatto penare negli ultimi giorni”. Questo il contenuto della nota stampa diffusa dal comitato pendolari Fl5.

Redazione
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