giovedì, Aprile 25, 2024

MIMMO CASTELLANO, OVVERO LA “FORZA DEL GIORNALISMO”

Edito da “Realtà Sannita”, è in distribuzione il libro “Mimmo Castellano. La Forza del giornalismo” (pag. 223, euro 14,00), a cura di Salvatore Campitiello e Elia Fiorillo, dedicato a Domenico (Mimmo) Castellano (1935-2008) giornalista pubblicista che, in oltre 40 anni di professione, è stato tra i più attivi protagonisti delle lotte, non solo sindacali, per promuovere i necessari aggiornamenti legislativi che regolano una professione, quella giornalistica, in continua evoluzione e trasformazione rispetto alla realtà “fotografata” dalle norme emanate nel 1963. Mimmo Castellano, chiamato affettuosamente “Masaniello” per il fervore e l’impegno con il quale affrontava, all’interno delle istituzioni ordinistiche (è stato Vice presidente dell’Odg della Campania, Vice segretario nazionale e Vice segretario nazionale aggiunto della Federazione Nazionale della Stampa Italiana), i problemi della categoria e in particolare di quelli legati alla promozione della cultura dell’informazione, della tutela di chi la esercita, della libertà di informazione e dell’unità della categoria. Salvatore Campitiello, pubblicista Consigliere dell’Ordine nazionale dei giornalisti e Presidente dell’Associazione dei giornalisti della Campania-Valle del Sarno, e Elia Fiorillo, pubblicista componente del Comitato Esecutivo del Sindacato Libero Scrittori Italiani, hanno raccolto nel volume 54 testimonianze di vita giornalistica, legate a quella di Mimmo, di colleghi che hanno condiviso con lui le lotte per rendere l’informazione adeguata alle mutazioni avvenute nella società (Beppe Giulietti, presidente della FNSI, Franco Siddi, Lorenzo Del Boca, Vittorio Roidi, Gino Falleri, Mimmo Falco, Enrico Paissan, Giovanni Fuccio, Carlo Verna, Attilio Raimondi,…..). Nel corso della presentazione del libro a Roma, nella Sala Convegni dell’Hotel Massimo D’Azeglio, Enzo Iacopino, Presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, ha ricordato, tra l’altro che unità della categoria, solidarietà e attenzione costante alle problematiche degli “ultimi” sono il testamento del sindacalista che sente di far suo, e di trasmetterlo ai colleghi. Soprattutto alle nuove generazioni. Un testamento che si può pienamente apprezzare, solo se lo si recepisce con straordinario senso di umanità – che costituiva la “cifra” di Mimmo Castellano – e che, dopo tanti anni, rende ancora più gravosa la sua scomparsa. In sua memoria è stato istituito dall’Associazione Giornalisti Campania Valle del Sarno il “Premio Giornalistico Mimmo Castellano”, giunto alla VI edizione.

Redazione
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