venerdì, Aprile 19, 2024

SOCIALIS: “LA FINTA PENSILINA DEL SASSO E IL CONTENITORE DELL’OLIO INCONTINENTE”

Per anni al Sasso, si è vissuti nella consolidata routine degli eventi giornalieri, azioni comuni di tutti i cittadini ivi residenti, svegliarsi, andare al lavoro e così via discorrendo, il tutto condito da una scarsa attenzione del comune cervetrano. Da qualche giorno invece, si è vista una rinascita delle attenzioni nei confronti di questo allegro borgo, peraltro molto apprezzate a mio avviso, peccato però per alcune sviste clamorose… Cominciando dalla pensilina della fermata per i servizi di trasporto pubblico, sono stati rimossi i pannelli sostituendoli con delle griglie in metallo, i laminati in plexiglass sono stati sistemati alla meno peggio (sempre rotti sono), ora io dico, e non solo io mi sono lamentato, ma in giornate di maltempo gli avventori del servizio sono letteralmente esposti alla pioggia e al vento, quella pensilina la utilizzano ragazzi e anziani alcuni anche con deambulatori. Per quanto riguarda il serbatoio della raccolta degli olii esausti derivanti da attività di cucina depositato all’ingresso del Borgo, secondo il Decreto Ministeriale vigente ovvero il caducato DM392-96 ma attualmente ancora in auge / il DM 392/96 discende dal D.lgs 95/92 (di cui è decreto attuativo) e regolamenta una specifica tipologia di rifiuti, gli oli esausti appunto, che ante “Ronchi” non erano ricompresi nella norma generale allora vigente (DPR 915/82). Tale legislazione è stata fortemente voluta dal Consorizio Obbligatorio degli Oli Usati (allora agli albori) e molte delle definizioni e delle terminologie nella stessa riportate con collimano perfettamente con le attuali definizioni del TUA. Allo stato attuale il DM 392/96 in quanto tale è ancora esistente ma non più operante in quanto è stato caducato dall’intervenuta abrogazione dell’art. 4 del d.lgs.95/92 che ne costituiva l’atto presupposto. La caducazione non richiede l’esplicita abrogazione dell’atto divenuto inefficace, pertanto si assiste alla presenza di uno Zombie giuridico poichè il DM è effettivamente vigente ma non produce effetti. Poichè però, tale DM costituiva una regola tecnica abbastanza precisa circa i criteri di realizzazione dei depositi (e degli impianti di rigenerazione degli oli) e circa i criteri gestionali di tali impianti, le varie previsioni contenute negli allegati al DM392/96 sono state mantenute e trasferite di peso nelle BAT relative alla rigenerazione degli oli esausti (di cui al DM Ambiente 29/01/2007 linee guida per l’applicazione delle migliori tecniche disponibili agli impianti di smaltimento di rifiuti soggetti alla disciplina IPPC). Oggi la normativa relativa agli oli esausti è stata trasferita nel TUA (art. 216 – bis) e, visto che gli oli usati sono rifiuti pericolosi non si vede perchè debba avere normativa a parte e non ci si possa applicare il normale regime dei rifiuti pericolosi.), sotto deve avere un vascone di raccolta per gli sversamenti accidentali e attorno un muro in cemento o laterizi a protezione per urti involontari. Quindi, un plauso al voler progredire ma sempre con un occhio attento ai bisogni di chi ne fa utilizzo e soprattutto al buonsenso.

Redazione
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