Ladispoli – Su Piazza Grande il Tar dà ragione al comune di Ladispoli e alla scelta del neo sindaco Alessandro Grando di sospendere i lavori.
«Il Tar pochi giorni dopo il ricorso della società – ha detto il sindaco Alessandro Grando – si è espresso a favore del comune non accogliendo il ricorso della società ritenendo che il comune avesse tutto il diritto di sospendere i lavori per analizzare tutta la procedura urbanistica che ha portato all’approvazione del piano integrato».
La società tuttavia ha fatto ricorso al tribunale amministrativo su un’ordinanza che è stata sostituita pochi giorni dopo da una nuova ordinanza che allunga i tempi di sospensione del piano integrato.
«Il tecnico ha ritenuto di dover allungare il periodo di sospensione per rivedere tutta la documentazione – ha spiegato il primo cittadino ladispolano in merito alla scelta di allungare i tempi di sospensione dei lavori del Ppi – una documentazione molto importante anche a tutela della società. E’ stata emessa una nuova ordinanza che concedesse dei tempi più lunghi per concedere al tecnico la possibilità di confrontarsi con la regione Lazio.
«Il termine massimo è il 10 dicembre ma credo che si concluderà in tempi più brevi.
L’esito della procedura si dovrà concertare con la regione Lazio, dopo di che si potrà arrivare a una continuazione dei lavorise è stato svolto regolarmente, o a uno stop definitivo qualora l’iter non abbia seguito le normative vigenti».
E sul futuro dell’area, qualora dovesse esserci lo stop definitivo, il sindaco di Ladispoli non ha dubbi.
«Quell’area non è mai stata comunale, è sempre stata privata e non ne entreremo in possesso dopo un eventuale stop – ha dichiarato Grando – eventualmente valuteremo le proposte della società, se ci saranno, con le nostre linee guida che sono di non concedere metrature per spazi commerciali perché la nostra città non ne ha bisogno.
Lo abbiamo scritto nel nostro programma elettorale e sono queste le linee guida che porteremo avanti». (seapress)
Ladispoli, il Tar rigetta il ricorso di Piazza Grande
