venerdì, Marzo 29, 2024

Castel Fusano, da fine luglio attiva nella pineta la vigilanza in bici del WWF

Castel Fusano – Dallo scorso 23 di luglio il gruppo Litorale Romano del WWF ha organizzato e porta avanti turni di vigilanza in bici nella Pineta in quelle zone dove è consentita la circolazione. Ad aderire al progetto oltre 25 persone hanno che hanno risposto all’appello diffuso attraverso face book e mailing list già dai primi giorni di agosto. In molti desideravano adoperarsi e fare qualcosa di concreo per la salvaguardia della pineta. Sono stati quindi istituiti turni di 2 ore a partire dalle 7.00 del mattino, cui prendevano parte due volontari alla volta in coordinamento con il gruppo “Passeggiate in Pineta” che ha percorso la Pineta a piedi.
L’obiettivo è stato e rimane quello del controllo delle aree verdi, per prevenire e segnalare eventuali situazioni sospette.
“Nei giorni di caldo soffocante e di vento sostenuto – spiegano i volontari WWF – la nostra presenza è stata importantissima. Alcuni nuovi volontari affiancandosi ai vecchi hanno avuto modo di scoprire zone della Pineta dove da soli non erano mai stati, tutti i partecipanti hanno visto da vicino le gravi problematiche ambientali che minacciano il nostro polmone verde. L’incendio ha messo in luce numerosi ed importanti problemi che vanno risolti con competenza ed efficacia, primo tra tutti l’organizzazione di un’adeguata vigilanza e pronto intervento. Ma purtroppo i problemi gravi sono diversi: la presenza di rifiuti, in alcune zone ci sono vere e proprie discariche generate da accampamenti abusivi alcuni ancora attivi all’interno della pineta, i rifiuti sono prodotti anche dall’intensa attività di prostituzione che si è radicata in alcune aree più periferiche. Un altro grave problema che un occhio attento percepisce è la mancanza di una gestione continua dell’ambiente naturale, necessaria in quanto la maggior parte degli alberi sono pini piantati o cresciuti molto vicini tra loro che in alcune zone non sono stati mai controllati e diradati, questo ha determinato nel tempo la presenza di grandi quantitativi di materiale secco costituito dai rami bassi che sono morti non ricevendo la luce del sole. Inoltre la nostra Pineta soffre, come tante altre pinete costiere di attacchi parassitari, che dovrebbero essere tenuti sotto controllo ed infine è anche frequentata dai bracconieri. La maggior parte dei problemi evidenziati riguardano anche altre aree della Riserva anch’esse colpite dal fuoco di questa estate, in particolare le aree di Acque Rosse e di Procoio”.
il WWF ha inoltre evidenziato come, a seguito delle piogge dello scorso venerdì e sabato, la pineta abbia ripreso vita, le piante abbiano finalmente ricevuto l’acqua che mancava da maggio, un periodo lunghissimo di assoluta siccità a seguito di una primavera con scarse precipitazioni. Nonostante la siccità le specie della macchia mediterranea, gli arbusti tipici di lentisco, fillirea, leccio, erica, ben prima delle recenti piogge, nelle zone bruciate sono state capaci di generare alla base nuovi germogli, segno che in molte zone l’incendio non ha distrutto l’apparato radicale.
“Abbiamo scoperto e riscoperto in questi mesi quanto amore ed attenzione ci sia da parte della cittadinanza per la nostra Pineta ma abbiamo avuto allo stesso tempo la possibilità di approfondire le problematiche ambientali che rendono vulnerabile Castel Fusano – ha dichiarato Maria Gabriella Villani, Vicepresidente WWF Litorale Laziale – Per la protezione di tutte le aree naturali della Riserva, alla base di qualsiasi programma d’intervento per affrontare le diverse problematiche, a nostro avviso, ci dovrebbe essere un’attenzione continua e costante da parte di personale qualificato e motivato, un lavoro di team tra università ed amministrazione comunale per mettere in campo strategie efficaci ed adeguate, un reale ed accurato coordinamento tra le forze di vigilanza, organi di polizia e volontariato. Inoltre tutto il personale coinvolto dovrebbe avere una formazione specifica e mirata basata su un’accurata conoscenza del territorio. Noi come associazione faremo la nostra parte.”

Redazione
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