giovedì, Aprile 25, 2024

Civitavecchia, 400 lavorati di Hcs a rischio

Civitavecchia – Giornata cruciale quella di ieri per il futuro di Hcs e della nuova municipalizzata Csp. Un futuro al quale sono aggrappati anche i quasi quattrocento lavoratori al centro di infinite riunioni sindacali che potrebbero risultare vane. Come spiegato nell’edizione di ieri, la legge Madia parla chiaro ed in caso di fallimento di Hcs il Comune non potrà tenere la partecipazione nella nuova società Civitavecchia Servizi Pubblici che ha da poco assunto tutti i dipendenti di Hcs e delle Sot. Nell’assemblea dei creditori che si è svolta ieri si aveva infatti la possibilità di accettare i concordati voluti dall’amministrazione Cozzolino. In sintesi un piano che prevede la restituzione del 20% di quanto dovuto dilazionato in cinque anni. Il Sindaco si è dichiarato più volte positivo sull’esito dei concordati, ma l’assemblea di ieri non lascia presagire un lieto fine.
Si parte dalla Mad, la società che gestisce la discarica di Fosso Crepacuore che detiene la maggior percentuale tra tutti i creditori (circa il 42,3%). I rappresentanti della Mad non si sono presentati ieri ma hanno comunque venti giorni per dichiarare il loro consenso, la loro contrarietà o non presentarsi proprio. Un comportamento che equivarrebbe al fatidico ‘‘No’’. Ed è proprio questa l’intenzione della società espressa dal proprietario Valter Lozza: «Non ci siamo presentati e non lo faremo – ha dichiarato il rappresentante della Mad -. Quello che ci ha contrariati è l’impostazione data dal Comune sin dal primo giorno. Ci hanno trattati come semplici fornitori di servizi. Gestire una discarica e far conferire i rifiuti non è servizio come un altro». Tra i crediti che vanta la Mad ci sarebbe anche parte del post mortem (somme di accantonamento per la gestione delle discariche dopo la loro chiusura di fatto anticipate dai cittadini nelle bollette ed anche dai comuni limitrofi che utilizzano la discarica e, stando a quanto affermato dalla società, mai arrivate alla Mad). E del resto, Mad ha già presentato anche istanza di fallimento per Hcs.
Con Mad contraria, le speranze di mantenere in vita il piano dell’ex assessore Savignani (ieri presente durante l’assemblea nonostante le dimissioni date) appaiono estremamente ridotte. Il Comune comunque spera di avere lo stesso la maggioranza dei creditori dalla sua parte.
Notizie non buone arrivano però anche dal concordato relativo all’ex sot Ippocrate. L’Inps, uno dei principali creditori privilegiati, avrebbe espresso parere negativo sulla procedura ed anche sul fronte degli altri creditori pare che le cose non vadano meglio. Insomma non piove, ancora, ma si sentono i tuoni.
(seapress)

Redazione
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