giovedì, Marzo 28, 2024

Chikungunya, commissione Salute in Regione: scongiurato il blocco totale delle donazioni

“Abbiamo scongiurato uno stop generalizzato delle donazioni di sangue in tutta l’area metropolitana di Roma, limitandolo, al momento, al territorio di Anzio e della Asl Roma 2”. Queste le parole di Vincenzo Panella, capo della direzione Salute della Regione, a commento del confronto con il Centro nazionale sangue dopo l’allarme da virus Chikungunya che, allo stato attuale, ha colpito 64 soggetti nel Lazio centromeridionale. Il dirigente regionale è stato ascoltato, per fornire un’informativa, dalla commissione Politiche sociali e salute della Pisana, presieduta da Rodolfo Lena.
Secondo la ricostruzione fornita ai consiglieri, il rischio maggiore per la salute pubblica sarebbe infatti legato principalmente alla carenza di scorte di sangue per trasfusioni, che alla diffusione stessa del virus, ovvero una forma influenzale particolarmente fastidiosa e dolorosa ma non mortale, che viaggia attraverso sangue infetto iniettato con puntura di zanzare tigre.
Panella ha poi spiegato come, in caso di focolai di malattie infettive in un territorio circoscritto, dia prevista, al superamento di una certa soglia, la sospensione delle donazioni di sangue in tutta la provincia che, nel caso di Anzio e quindi Roma, e riferito ad un’area vastissima, con una popolazione paragonabile a quella di una media regione italiana. “Per questo – ha dichiarato il direttore Panellaa – con l’ausilio di infettivologi ed entomologi, abbiamo sostenuto con successo presso il Centro nazionale sangue la tesi secondo cui basta per il momento escludere dalle donazioni solamente i residenti nell’area di Anzio e della Asl Roma 2, incoraggiando anzi il resto della popolazione a recarsi presso i centri trasfusionali. Il resto delle sacche che continuiamo a raccogliere normalmente in tutta Roma e nel Lazio – ha poi continuato Panella – vengono infatti semplicemente messe in quarantena per un periodo di cinque giorni e poi possono normalmente essere utilizzate, in assenza dell’insorgere del virus nei donatori, monitorati in modo specifico durante questa fase da volontari e medici di famiglia. Considerando che le donazioni non si sono mai arrestate e che queste disposizioni sono state assunte lo scorso fine settimana, tra pochi giorni potremo tornare ad utilizzare tutto il sangue prelevato e in ogni caso, per eventuali carenze temporanee, si ricorrerà alle scorte provenienti da altre regioni. Il focolaio – ha poi concluso l’esponente regionale – di Chikungunya del 2007 in Emilia Romagna costò 16 milioni di euro alle casse regionali e non vorremmo trovarci di fronte a uno scenario del genere se i numeri restassero quelli attuali. Ogni sacca di sangue importata da un’altra regione avrebbe un costo medio di 190 euro e che altri casi autoctoni sono stati ravvisati anche in altre zone d’Italia senza per questo bloccare le donazioni di siero”.

Redazione
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