mercoledì, Aprile 24, 2024

Pd, Falconi si scaglia contro i ’’traditori’’ e Gnazi reagisce prendendo posizione

Cerveteri – Il consigliere comunale Alessandro Gnazi, ispiratore e leader di Futuro Democratico, associazione che alle ultime elezioni amministrative presentò una lista alternativa ma chiaramente identificativa come costola di un Partito Democratico molto confuso, lista premiata con un consenso elettorale doppio di quello ottenuto dal PD della bandierina che ha raccolto meno voti dei propri tesserati, prende posizione sulle affermazioni del commissariato segretario Falconi che smentendo tutti gli organi sovracomunali del partito, continua a convocare direttivi che non esistono più e procede a tappe forzate verso il congresso. Si è maturata ormai l’impressione che nel circolo del Partito Democratico di Cerveteri il tasso di schizofrenia abbia raggiunto livelli tali da insidiare l’igiene mentale pubblica, vista la confusione che tale ormai evidente patologia tende a generare non tanto in quella parte di elettorato che le sue scelte le ha già fatte, vincenti, premianti, consapevoli ma purtroppo al di fuori di quell’apparato.
«Ormai – dice Alessandro Gnazi – Non c’era altro modo per difendere l’onore, la dignità politica, le motivazioni etiche di quei principi fondanti del Partito Democratico quali, l’accoglienza, il confronto, il dialogo, la determinazione di una linea politica che fosse serenamente e concettualmente da essi ispirati e non invece da chiusure preventive e da pregiudizi che sfociavano in faide personali per presunti torti ricevuti come conseguenza di azioni scriteriate o di non raggiunti accordi atti a rallentare o a manipolare contenziosi che offendono, e questi si tradiscono la buona fede di chi crede ancora nella rappresentanza e intende dare fiducia a chi li rappresenta? Mai scelta, in questo paese, fu più coraggiosa e smarcante, da quei potentati. Neutrale e in difesa della propria identità ed appartenenza. Ora qualcuno, definendo noi di Futuro Democratico come “loro, i traditori”, quelli che hanno tentato di sfasciare un partito che ha fatto tutto nelle regole. Primarie, elezioni tralasciando però di indicare anche quell’impietoso risultato del quale non riescono a vergognarsi, perché sia chiaro, non siamo noi che li abbiamo commissariati. E’ stato il risultato raggiunto che li ha commissariati, in pratica si sono commissariati da soli. Sembra veramente surreale, la scena di un film demenziale. Un teatrino dove la battuta più intelligente è quella del bue che dice cornuto all’asino. Si può mai pensare – continua Gnazi – che un grande partito, organizzato che si impone delle regole tra le quali anche quelle del rispetto dell’autonomia federale, possa, anche nella opportuna comprensione della difesa di ruoli che dovranno essere rinnovati, la sua struttura organizzativa provinciale e regionale possano essere smentiti nell’evidenza delle loro dichiarazioni pubbliche, ignorati e resi oggetto di sospetti e di connivenza attaccandosi a dimenticanze che diventano colpe per alterare e far passare in cavalleria una prassi?»
Si dice che hanno mosso “Un mondo” per non essere commissariati. C’è da augurarsi non sia quello “di mezzo”.

Redazione
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