sabato, Aprile 27, 2024

Regione Lazio, approvato il piano d’assetto per Parco Appia Antica

È stato approvato dalla Giunta Regionale del Lazio il Piano d’assetto del Parco regionale dell’Appia Antica. L’atto permette ai vincoli di diventare norme condivise da tutti e di non operare più in regime di salvaguardia. “Quello compiuto oggi è un passo decisivo sulla strada della legalità e della trasparenza – commenta il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti al termine della Giunta – Quello dell’Appia Antica è un Parco meraviglioso che va tutelato sia sul fronte della urbanizzazione sia sul fronte delle illegalità. Per farlo dobbiamo dotarci di regole certe e trasparenti che oggi con il Piano d’assetto diventano ancora più efficaci. Attraverso la tutela dell’ambiente incentiviamo anche nuove opportunità di sviluppo turistico e sostenibile, sociali, educative e rigenerative”. Grazie a questa novità, ora il Piano d’assetto verrà esaminato dal Consiglio regionale, che è chiamato ad approvarlo in via definitiva. La discussione sarà, con ogni probabilità, molto articolata e complessa, poiché il piano è di per se molto ampio e dettagliato. Infatti, si affrontano molti aspetti cruciali per la tutela del territorio:
– la perimetrazione; le connessioni ecologiche con le altre aree protette; la valorizzazione compatibile del patrimonio archeologico;
-le attività incompatibili e le soluzioni per il loro allontanamento e/o sostituzione;
-le relazioni con le infrastrutture stradali e ferroviarie;
-la funzione imprescindibile dell’agricoltura sostenibile;
-la fruizione e il ruolo fondamentale, per la città che si affaccia sul Parco, di spazi verdi come l’area degli Acquedotti, la valle della Caffarella e la tenuta di Tor Marancia. Il Piano per il Parco, definito dall’art. 12 della L. 394/1991 “Legge quadro sulle aree protette”, è lo strumento con cui l’Ente Parco persegue “la tutela dei valori naturali ed ambientali nonché storici, culturali, antropologici, tradizionali”. La legge ne definisce contenuti e iter. La legislazione nazionale individua nel Piano dell’area naturale protetta lo strumento urbanistico che si sostituisce ai piani territoriali e urbanistici di qualsiasi livello e che deve a sua volta essere conforme al piano paesistico per gli aspetti paesaggistici. Senza l’approvazione del Piano del parco regionale, di fatto, nel territorio in questione non c’era alcuna pianificazione urbanistica: infatti nel nuovo Piano regolatore di Roma del 2008 le aree del parco dell’Appia sono “zone bianche”. La legge istitutiva del parco regionale (L.R. 66/88) prevede una sua normativa di salvaguardia in pendenza del Piano del Parco e in base a questa l’ente parco ha operato nel rilascio del NO ambientale di cui alla L. 394/91.
“Il Parco Regionale dell’Appia Antica – commenta il Presidente, Mario Tozzi – rappresenta la più grande sfida che uomini di cultura e tanti semplici cittadini hanno voluto lanciare in un territorio che per anni è stato mortificato da scelte scellerate fatte da chi dell’Appia non aveva saputo interpretare la vocazione, l’identità e la specificità di essere un’area naturale protetta che contiene uno dei più grandi patrimoni archeologici del mondo, incastonato nella città di Roma. Un parco benvoluto da tutti i cittadini, che nasce, nel 1988, per difendere quel patrimonio unico al mondo grazie ad una legge regionale di iniziativa popolare”.

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli