venerdì, Marzo 29, 2024

Areanti Corallo in convegno per spiegare il nuovo regolamento sui contributi alle radio e tv locali

E’ stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 239 del 12 ottobre 2017 il DPR 23 agosto 2017 n. 146 recante il nuovo regolamento concernente i criteri di riparto tra i soggetti beneficiari e le procedure di erogazione delle risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione in favore delle emittenti televisive e radiofoniche locali.

Tale DPR disciplina il riconoscimento dei contributi a decorrere dal 2016. Le modalità di presentazione con procedura telematica delle domande e la documentazione da presentare verranno stabilite con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di prossima emanazione. Con il medesimo decreto devono essere fissati i termini di presentazione delle domande per i contributi relativi agli anni 2016 e 2017. Aeranti Corallo, presso la sede di Confcommercio in Piazza Gioacchino Belli, ha indetto un convegno proprio per far chiarezza su questo tema cardine per le emittenti locali. Per questo motivo sono stati invitati gli addetti ai lavori ai quali si è rivolto il presidente Marco Rossignoli.

Tale Regolamento è stato adottato a i sensi della legge di stabilità 2016 che ha destinato parte delle risorse derivanti dal recupero dell’evasione del Canone Rai, – fino a 100 milioni di euro – per il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione. Da tale ammontare, fino a euro 50 milioni saranno destinati alle emittenti radiotelevisive locali e si andranno a sommare alle risorse già previste per il sostegno alle emittenti locali. La quota di spettanza delle tv locali verrà destinata al 95% alle tv locali commerciali e il 5% alle tv locali comunitarie; la quota di spettanza delle radio locali verrà ripartita al 75% a favore delle radio locali commerciali e al 25% alle radio locali comunitarie.

Tra i requisiti di ammissibilità per l’accesso ai contributi, quello più importante si riferisce ai dipendenti e precisamente: per le emittenti televisive locali commerciali, almeno 14 dipendenti (di cui almeno 4 giornalisti) se il territorio nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda abbia più di 5 milioni di abitanti; almeno 11 dipendenti (di cui almeno 3 giornalisti) se il territorio nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda abbia tra 1,5 e 5 milioni di abitanti; almeno 8 dipendenti (di cui almeno 2 giornalisti) se il territorio nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda abbia fino a 1,5 milioni di abitanti.
Per le emittenti radiofoniche locali commerciali, tale requisito è di almeno 2 dipendenti a tempo pieno (di cui almeno 1 giornalista).

I criteri in base ai quali verranno ripartiti i contributi per le tv locali commerciali sono i dipendenti, tra cui i giornalisti , gli indici di ascolto Auditel e gli investimenti in tecnologie innovative (tale criterio determinerà il 3% del contributo). I criteri per le radio locali commerciali saranno gli stessi, ma, in luogo degli indici di ascolto, si terrà conto dei ricavi per la vendita di spazi pubblicitari. In sostanza, come ricorda Rossignoli e come ribadito anche da Antonio Lirosi, Direttore Generale del MISE, si punterà sulla qualità.

Redazione
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