venerdì, Aprile 26, 2024

Agraria Tarquinia, via al toto presidente

Cambiare tutto per non cambiare niente. L’Università Agraria di Tarquinia si ritrova al punto di partenza. Ovvero un’elezione per il rinnovo del presidente e del consiglio di amministrazione con il sistema ‘’Antonellum’’, quello cioè che ha già prodotto una crisi di governo con le inevitabili dimissioni del presidente Alberto Blasi per via di uno statuto che non dà garanzie di equilibrio in maggioranza. Ma a peggiorare la situazione rispetto al 2015, ora c’è nche il fatto che le forze politiche si trovano a dover affrontare una competizione elettorale in fretta e furia in vista del voto del 10 dicembre. Tramontato il tentativo di portare l’ente ad una situazione di maggiore governabilità con le modifiche proposte dal commissario Mario Venanzi, ora i tarquiniesi dovranno fare i conti con i rischi legati al vecchio sistema elettorale. Il toto presidente è già iniziato da giorni, ma molti, alla luce del ‘’mero ritiro’’ del nuovo statuto da parte del commissario, se prima molti erano pronti alla nuova corsa, ora, con un quadro di governabilità così fragile, maturano l’idea di fare un passo indietro. Il Pd, con il ritorno alla segreteria di Armando Palmini punta alla risalita dopo lo schiaffo subito con le comunali. Tra i papabili alla carica di presidente si parla da giorni di Renzo Bonelli, ma a quanto pare non sarebbe pronto a dare la sua disponibilità. Sul fronte Bacciardi-Moscherini si parla ormai da settimane di una proposta unica, mentre il centrodestra ragiona su un nome rappresentativo che possa garantire la conquista della poltrona più alta del palazzo di via Garibaldi. Mentre il M5S resta in finestra, salvo colpi di scena, una ‘‘Primavera per Tarquinia’’ potrebbe essere della partita. (seapress)

Redazione
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