mercoledì, Aprile 24, 2024

Ladispoli, stop al piano integrato Piazza Grande

Arriva lo stop definitivo al piano integrato Piazza Grande. Dopo i due provvedimenti di sospensione dei permessi a costruire concessi dal comune nel 2017, ora ad essere bloccato, per meglio dire revocato, è un atto ancora a monte. Si tratta della determina dirigenziale 1039 del 16/06/2016 con la quale il dirigente Passerini, che risulta tra gli indagati per questa vicenda, partendo dalla mancata risposta della regione approvava definitivamente il piano.
Il provvedimento preso ha caratteristica di autotutela. Si è scoperto infatti, dall’azione richiesta dal sindaco Grando a dirigenti e segretario comunale, che alcune prescrizioni richieste dalla Regione non erano state rispettate. Tra le prescrizioni più evidenti vi è quella del rispetto degli standard in fase di non assoggettabilità a VAS.
Ma sono 4 le prescrizioni sulle quali sembra che il dirigente abbia soprasseduto. La prima riguarda come detto gli standard. La Regione chiedeva esplicitamente «Nel successivo iter procedurale, e prima dell’apposito atto deliberativo di approvazione definitiva del Piano, l’A.C. dovrà essere verificare la criticità emersa relativa al dimensionamento generale degli standard e della dotazione prevista nel PRG, attesa la possibile riduzione degli stessi in conseguenza della Variante in esame». Ma sul PRG era invece indicato che la variante era approvata con deficit di standard. E’ noto infatti che il territorio di Ladispoli di pochi chilometri quadrati è praticamente già saturo di costruzioni. Sempre riguardo agli standard non sarebbero rispettate le prescrizioni numero 2 e 4. Altro aspetto riguarda invece la mancanza di indagini archeologiche che erano state poste come condizione dalla Soprintendenza in quanto vi era forte rischio che nella zona potessero risiedere insediamenti antichi. Il comune nella determina di revoca riporta testualmente che «dette indagini preliminari non sono mai state eseguite».
Nonostante quindi non si siano fatti questi controlli, il dirigente aveva comunque avallato il piano ancor prima di attendere un eventuale ok da parte della Regione.
L’annullamento della determina di Passerini va di fatto ad annullare tutte le determine ed atti conseguenti. Tra questi vi è la convenzione stipulata tra il comune e la Piazza Grande in data 4 agosto 2016 e a seguire tutti i permessi a costruire, ben 4, rilasciati il 20 febbraio 2017, il primo giugno 2017 e gli ultimi due il 20 giugno 2017. Questi ultimi due permessi erano stati rilasciati tra il primo ed il secondo turno elettorale in una campagna nella quale il tema Piazza Grande era stato oggetto di prese di posizione da diverse forze politiche.La decisione secondo alcuni rischia di esporre l’ente a risarcimenti che però rischiano di ricadenre in primis sul dirigente che ha seguito tutto l’iter e che è stato per questo attenzionato dalla Guardia di Finanza di Ladispoli.

Redazione
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