Si riunisce stamane alle 10 la commissione elettorale, l’organo di controllo chiamato a vagliare tutte le candidature e le eventuali irregolarità, incandidabilità e incompatibilità. Fari puntati sul caso Riglietti. La commissione dovrà infatti stabilire se ammettere la lista ‘’Spazi Aperti’’ per la quale risulterebbe mancante l’allegato 6 relativo all’indicazione dei delegati alla presentazione delle liste. Una mancanza non da poco che secondo alcuni comporterebbe l’esclusione del medico dalla competizione elettorale, lasciando di fatto come unico candidato Sergio Borzacchi, sostenuto da tre liste che fanno capo al centrodestra. Dallo schieramento che detiene la maggioranza in consiglio comunale la volontà è unanime, vale a dire andare avanti comunque, anche nel caso in cui il competitor dovesse essere scartato. Nessun ritiro della candidatura quindi per Borzacchi e i suoi decisi a conquistare anche la guida dell’ente di via Garibaldi. Anche perché, e non è cosa da poco, secondo i bene informati, Borzacchi e i suoi andrebbero al governo dell’Agraria con assoluta certezza. Lo statuto dell’ente, non prevedrebbe cioè alcun quorum vincolante e da raggiungere per rendere valida l’elezione. Non sarebbe cioè necessario il raggiungimento del 50% più uno degli aventi diritto per decretare la validità dell’elezione come previsto per i comuni. In tal caso, quindi, si configurerebbe un consiglio di amministrazione composto da 16 consiglieri tutti di maggioranza. Ne è convinto anche l’ex presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli, autore dell’ultimo statuto in vigore.
Il caso Riglietti, comunque, a quanto pare non sarebbe l’unico a finire sotto la lente d’ingrandimento della commissione. Sulle eventuali incompatibilità e incandidabilità potrebbero esserci infatti anche altri colpi di scena: c’è infatti chi solleva eccezioni anche nelle fila del centrodestra. Se ne saprà meglio nella giornata di oggi.
