venerdì, Aprile 19, 2024

Ardea, opposizione contro maggioranza per il possibile dissesto finanziario

L’ombra del dissesto finanziario continua a preoccupare in molti nel Comune di Ardea. A prendere la parola, questa volta, è l’opposizione che sembra più che mai compatta nel criticare il Sindaco e la giunta a Cinque Stelle. In seguito alla commissione informale, tenutasi mercoledì mattina, i consiglieri di opposizione hanno espresso la loro comune opinione inviando una nota alla maggioranza: "è arrivato il momento che la Giunta Savarese dica la verità una volta per tutte – si legge nell’esordio – e ammetta la sua volontà di optare per il dissesto finanziario per il Comune di Ardea. L’Amministrazione grillina continua a nascondersi, senza prendersi la responsabilità di affrontare le criticità esistenti e così facendo sta portando lentamente il Comune al dissesto".
Una vicenda, quella della città di Ardea, ormai nota a molti, ma che merita di essere riassunta: il 31 luglio scorso dovevano essere approvati gli equilibri di bilancio, ma non essendo stata riscontrata questa situazione, la maggioranza votò per l’elaborazione di un piano di riequilibrio decennale da presentare entro 90 giorni. Il 31 ottobre, tuttavia, non è stato approvato alcun documento, fattore che sembra spianare definitivamente la strada al dissesto, con tanto di nuovi debiti emersi nelle ultime ricognizioni.
Quali siano le cause e a chi imputare le responsabilità, è ciò che sembra sapere perfettamente la minoranza, che ritorna ad accusare la maggioranza grillina: "Ad oggi, il Sindaco e la Giunta brancolano nel buio. Noi ci chiediamo – prosegue la nota – che senso ha avuto votare una delibera per il riequilibrio il 31 luglio, quando poi la reale intenzione della Giunta sembra essere il dissesto?".
Se effettivamente il default finanziario diventasse una realtà, sarebbero diverse le conseguenze, in particolare per i cittadini, come ha specificato la minoranza nell’ultima parte della nota: "Essere in dissesto significa di fatto bloccare la città. Per cinque anni i cittadini avranno tutte le tasse al massimo, non si potrà assumere personale, non si potranno contrarre mutui e le ditte che hanno eseguito i lavori per il Comune insieme ai fornitori riceveranno solo una piccola parte del compenso".

Redazione
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