giovedì, Aprile 25, 2024

Roma, smantellata organizzazione di narcotrafficanti, arrestati 28 soggetti

Roma – Sono circa 200 i finanzieri del Comando Provinciale di Roma che, dalle prime luci dell’alba, stanno eseguendo nelle province di Roma e Latina diverse misure cautelare nei confronti di 28 soggetti, accusati di appartenere ad un’associazione a delinquere dedita al traffico di stupefacenti, con base operativa nel quartiere di San Lorenzo.
I provvedimenti sono scattati in seguito ad attività investigative durate oltre un anno, attraverso i quali è stata accertata l’operatività nella Capitale di due sodalizi, i cui membri si sono resi responsabili di gravi condotte di narcotraffico.
Le indagini hanno avuto origine dalla nota operazione “DRUSO-EXTRA FINES” che, il 4 ottobre scorso – in diverse regioni italiane e in Germania – ha portato all’arresto di 37 appartenenti al clan gelese Rinzivillo, oltre al sequestro di beni e società per circa 11 milioni di euro.
In quel contesto, i militari di Roma avevano rilevato l’esistenza di contatti e di affari illeciti nel traffico di droga tra il noto boss di “Cosa nostra”, Salvatore Rinzivillo, e il pluri-pregiudicato romano, Maurizio Pasquetto. Le investigazioni avviate sul conto di quest’ultimo, gravato da numerosi precedenti, hanno evidenziato come egli si collocasse al vertice di un autonomo contesto delinquenziale, dedito al commercio di ingenti partite di stupefacenti, per lo più cocaina e marijuana.
A svolgere il ruolo di “magazziniere” delle partite di droga e “cassiere” del gruppo, il suo fidato collaboratore, Bruno Reali (anch’egli gravato da numerosi precedenti di polizia); la fitta rete di collegamenti criminali gestita dal Pasquetto ha visto inoltre coinvolti numerosi gruppi, tutti capeggiati da Giovanni La Racca (classe ‘59, pluripregiudicato) e a Nicholas Cianfrocca (classe ’90, incensurato).
Peraltro, il Pasquetto aveva costituito, presso la propria abitazione nel quartiere di San Lorenzo, un vero e proprio “supermarket” della droga, aperto 24 ore e in cui era possibile acquistare qualunque tipo di stupefacente, anche consumandolo direttamente al momento dell’acquisto.
Le indagini hanno permesso, poi, di individuare un ulteriore sodalizio criminale in contatto con il Pasquetto, al cui vertice è risultato Gennaro Amato: il pregiudicato, nonostante si trovasse agli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica di Roma, continuava a gestire un florido traffico di cocaina e marijuana attraverso il suo alter ego Alessandro Contì (classe ‘80).
Le Fiamme Gialle hanno scoperto che l’Amato aveva reinvestito i proventi delle sue attività illecite nell’acquisizione di due società di capitali operanti nel settore del noleggio di autovetture di lusso, le cui cariche societarie e amministrative erano state formalmente attribuite a due “prestanome”, con lo scopo di eludere le disposizioni di legge.
Il G.I.P. ha dunque disposto il sequestro preventivo del capitale sociale e del compendio aziendale delle due imprese, per un valore di circa 600.000 euro. Oltre alle misure cautelari oggi in esecuzione – per 20 soggetti in carcere e per i restanti 8 agli arresti domiciliari – nel corso delle indagini le Fiamme Gialle hanno arrestato 3 persone in flagranza di reato e sequestrato circa 5,5 kg di cocaina e 6 di marijuana.

Redazione
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