giovedì, Aprile 25, 2024

Veto di Cozzolino su Gruner, che si ritira

Civitavecchia – «Ho conferito con alcuni ex parlamentari del Movimento 5 Stelle, i quali mi hanno rappresentato che la mia candidatura alle cosiddette ‘‘parlamentarie’’ – avvenuta, peraltro, su suggerimento di altri parlamentari dello stesso M5S – potrebbe ingenerare un certo ‘‘disorientamento’’ e qualche ‘‘mal di pancia’’ presso il potenziale elettorato del Movimento, nonché all’interno del Movimento medesimo, proprio perché, come avvocato e nell’esercizio della mia professione, proposi il ricorso avverso la elezione di Antonio Cozzolino come sindaco di Civitavecchia. Da qui la mia decisione di ritirarla».
Lo dichiara l’avvocato Giuliano Gruner, che era in corsa alle parlamentarie per una candidatura al Senato con il M5S. Secondo fonti romane vicine al Movimento, su Gruner, ci sarebbe stato il veto del sindaco Antonio Cozzolino.
La lettera di Giuliano Gruner
‘‘Dichiaro di rinunciare irrevocabilmente alla mia candidatura alle cosiddette parlamentarie per il Senato della Repubblica. Ritengo doveroso esporre le ragioni di questa mia decisione. Oltre ad essere docente universitario di ruolo di diritto amministrativo, esercito anche – essendomi collocato in regime di impegno a tempo definito presso il mio ateneo – la professione di avvocato cassazionista, quasi esclusivamente nel settore del diritto amministrativo. Quest’ultimo attiene alle controversie tra i soggetti amministrati (una presone fisica, una impresa, una associazione, ecc.) e le pubbliche amministrazioni (nell’esercizio del loro potere amministrativo autorizzativo)’’.
‘‘Nella stragrande maggioranza dei casi, di queste controversie si occupa la giustizia amministrativa (Tar e Consiglio di Stato). I vertici delle pubbliche amministrazioni (ministeri, regioni, città metropolitana, province, comuni, enti pubblici, ecc.) sono sempre – direttamente o indirettamente – ad investitura politica: ad esempio, il sindaco di un comune viene eletto direttamente dalla popolazione del comune; il presidente di una autorità di sistema portuale viene nominato dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti (organo politico), di intesa con il presidente della regione (il quale, a sua volta, viene eletto dalla popolazione regionale), ecc. Ecco, nell’esercizio della mia professione, allorquando esso ha riguardato il territorio di Civitavecchia (ciò non accade a Roma, dove prevalentemente esercito e dove ha sede il mio studio legale), ho spesso avvertito, anche attraverso le notizie rese al riguarda da taluni mezzi di informazione locali, una spiacevolissima sensazione: quella di essere percepito come ‘‘associato politicamente’’ ai miei assistiti, ovvero, al contrario, quella di essere percepito come ‘‘avversario’’ del vertice politico della pubblica amministrazione nei cui confronti e a difesa dei miei assistiti ho adito la giustizia amministrativa. Le ultime elezioni amministrative per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale di Civitavecchia hanno visto come vincitore Antonio Cozzolino del Movimento 5 Stelle. Un altro candidato alle elezioni, Massimiliano Grasso, del centrodestra, che al primo turno aveva preso circa quaranta preferenze in meno rispetto ad Antonio Cozzolino, si è rivolto a me per valutare se sussistessero i presupposti per proporre un ricorso al Tar, diretto all’annullamento della elezione del neo sindaco. La questione riguardava un presunto caso di omonimia tra candidati, che avrebbe potuto determinare la nullità di più d i quaranta schede elettorali, ribaltando il risultato.
Quel ricorso venne respinto, sai dal Tar, sia in appello dal Consiglio di Stato. Venni da subito associato politicamente a Massimiliano Grasso e percepito come ‘‘avversario politico’’ sia di Antonio Cozzolino, sia del Movimento 5 Stelle locale.
Non ho mai conosciuto di persona il sindaco Antonio Cozzolino, né ho il benché minimo motivo di acredine o di astio personale nei suoi confronti. Peraltro, egli non è neanche il ‘‘mio’’ Sindaco, giacché io risiedo a Roma. Semplicemente, anche rispetto a quella vicenda, ho esercitato la mia professione. In questi ultimi anni, naturalmente, ho continuato ad esercitarla, proponendo anche ricorsi contro il Comune del Civitavecchia. Ma lo ripeto, si tratta dell’esercizio di una professione che assolutamente nulla ha a che vedere né con il sindaco Antonio Cozzolino, né con il Movimento 5 Stelle locale, né – meno che mai – con le mie convinzioni politiche.
Cosa ne penso? Recentemente ho impugnato diverse nomine di magistrati presso la Procura Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo disposte dal Consiglio Superiore della Magistratura, nonché diverse nomine, disposte dal Governo, di Dirigenti Generali di pubblica sicurezza. Ecco, penso che soltanto uno ‘‘sprovveduto’’ potrebbe davvero credere, a questo riguardo, che io, nel proporre questi ricorsi, sia stato mosso da qualcosa di ‘‘personale’’ nei confronti del Presidente della Repubblica, che presiede il Csm, oppure dei membri del Governo o del Ministero dell’Interno.
Semplicemente esercito una professione. Non riesco a capacitarmi di come ciò possa risultare incomprensibile. Per il resto, voglio sperare – anzi ne sono certo – che da questa mia decisione trarrà giovamento tutto il Movimento 5 Stelle.
Infine, voglio ringraziare l’onorevole Gianluca Vacca, al quale sarò sempre grato per le sue battaglie dirette a ‘‘riconcepire’’ le Università non come degli ‘‘apparati kafkiani’’ (così a mio avviso le ha ridotte la ‘‘riforma Gelmini’’, ma come comunità di studiosi e di allievi, dediti alla ricerca scientifica libera e alla ibera trasmissione del sapere’’.
(seapress)

Redazione
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