Roma – Con l’accusa di furto in abitazione, tentata rapina pluriaggravata e lesioni gravi ai danni di un’affittacamere, un 23enne di Cosenza è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria.
Sono stati gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Viminale, ad incastrarlo dopo una serie di indagini. I fatti risalgono allo scorso 11 febbraio quando, in seguito ad una segnalazione da parte di una donna aggredita, i poliziotti si sono recati presso l’abitazione di questa, titolare di attività di affittacamere. Ancora con il volto tumefatto e insanguinato, la donna ha raccontato di essere stata aggredita da un giovane sorpreso all’interno della sua camera da letto. Dopo averla spinta e fatta cadere a terra, il ragazzo aveva iniziato a colpirla ripetutamente con pugni al volto. Le sue grida però, avevano attirato alcuni vicini costringendo l’aggressore a fuggire.
Nella circostanza la vittima aveva raccontato di aver subito il furto della borsa già qualche ora prima, ritrovata poi all’interno di un secchione senza il portafoglio.
Gli investigatori, ascoltati alcuni testimoni ed effettuato alcune indagini, hanno concentrato la loro attenzione su tre giovani di origine calabrese che avevano alloggiato nella struttura per una notte. I tre, sono stati rintracciati nelle vicinanze della stazione Termini: il 23enne, risultato gravato da diversi precedenti di polizia, è apparso da subito poco collaborativo alle domande degli inquirenti, mentre gli altri due sono risultati estranei all’accaduto.
Perquisito il bagaglio del sospettato, i poliziotti hanno rinvenuto oltre ad alcuni asciugamani sporchi di sostanza ematica anche 500 euro in contanti.
Al termine degli accertamenti, il giovane è stato accompagnato a Regina Coeli a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha convalidato il fermo.
Roma, aggressione e rapina aggravata: arrestato 23enne di Cosenza
