martedì, Aprile 16, 2024

Ostia, rapine e minacce: 5 ordinanze per un clan di minorenni

Ostia – Sono state applicate in mattinata dagli agenti della Polizia di Stato cinque ordinanze di custodia personale nei confronti di un gruppo di indagati, tutti minorenni.
Per tre di loro – un 17enne e due 15enni – è stata disposta la misura del collocamento in comunità, mentre per altri due – entrambi di 15 anni – la misura di permanenza in casa.
I cinque indagati dovranno rispondere, a vario titolo e per più episodi reiterati, di rapina in concorso, aggravata dall’uso di armi, tentata rapina e lesioni personali, furto aggravato e minacce.
Gli elementi posti a fondamento della misura cautelare sono emersi dalle indagini svolte dagli investigatori in seguito ad un intervento effettuato il 7 gennaio scorso, dove un gruppo di giovani aveva razziato due distinti esercizi commerciali appartenenti a famiglie bengalesi, danneggiando, tra l’altro, i reparti ortofrutta di entrambe le attività commerciali.
Nell’occasione, uno degli autori, nel darsi alla fuga, aveva strappato il telefono cellulare dalle mani di una passante che stava riprendendo i fatti ma poi, nella concitazione, aveva perso il proprio apparecchio telefonico, consentendo agli agenti di risalire alla sua identità.
I successivi accertamenti hanno poi consentito di chiarire il “modus operandi” adottato dalla gang: mentre alcuni di loro trafugavano merce dai negozi presi di mira, i loro complici rimanevano all’esterno, lanciando con violenza ortaggi e bottiglie di vetro verso avventori e commessi per non farli avvicinare.
Attraverso la testimonianza delle vittime, si è appreso che lo stesso gruppo di giovani aveva commesso lo stesso tipo di saccheggi e violenze anche il 2 e il 3 gennaio: in quest’ultima occasione, il titolare di una delle attività era stato minacciato da un giovane che impugnava un tondino di ferro.
Il successivo 9 gennaio, la “banda” di giovani era poi tornata a razziare uno degli esercizi già colpiti, minacciando il titolare con un coltello; proprio in questa occasione tuttavia, l’episodio era stato ripreso dall’impianto di videosorveglianza del negozio.
Gli elementi raccolti sono stati dunque inoltrati all’autorità giudiziaria che, concordando con le risultanze investigative, ha così disposto il provvedimento eseguito in mattinata.

Redazione
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