mercoledì, Aprile 24, 2024

Camorra e ’Ndrangheta nella capitale: smantellato gruppo criminale, 19 arresti

Roma – Dalle prime ore del mattino di ieri, nelle province di Roma e Napoli, circa 200 Carabinieri del Comando provinciale di Roma, hanno dato esecuzione a diverse ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 19 soggetti.
Tra gli arrestati anche una donna e alcuni cittadini di origine albanese. Le accuse rivolte agli indagati sono, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dall’uso delle armi, spaccio di droga e lesioni gravi, commesse con arma da fuoco e con modalità mafiose.
La misura cautelare si basa sulle indagini effettuate dai militari nel periodo 2013-2016, che hanno consentito di accertare l’esistenza nella capitale di un agguerrito sodalizio dedito al narcotraffico, capeggiato dai fratelli Salvatore e Genny Esposito, figli dello storico esponente del clan camorristico Licciardi di Napoli – Secondigliano: il nucleo familiare si era inizialmente stabilito a Nettuno e successivamente trasferito nella capitale.
L’indagine ha permesso di documentare l’operatività di due distinte organizzazioni criminali, entrambe armate e dedite al narcotraffico, di cui una diretta dai fratelli Esposito e l’altra da Vincenzo Polito.
La compagine diretta dai fratelli ESPOSITO si occupava prevalentemente della gestione della piazza di spaccio nel quartiere romano di San Basilio, nonché della fornitura di narcotico nella zona di Nettuno. Tale piazza di spaccio era strutturata secondo un modello tipico della camorra, ossia con dei “capi piazza” direttamente collegati ai fratelli ESPOSITO, con numerosi pusher ai quali era imposto l’approvvigionamento del narcotico esclusivamente dal sodalizio, e con apposite vedette.
Proprio nel quartiere San Basilio, in una circostanza risalente all’aprile del 2015, tre pusher vennero gambizzati per essersi riforniti da soggetti estranei all’associazione.
La compagine diretta da Vincenzo Polito era invece impegnata nell’approvvigionamento e successiva consegna di ingenti quantitativi di cocaina a Roma e provincia, avvalendosi della collaborazione di esponenti delle cosche di ‘ndrangheta della provincia di Reggio Calabria, le famiglie Filippone e Gallico, presenti anch’esse nella capitale.
Il corposo quadro probatorio acquisito a carico degli indagati aveva già consentito, nel tempo, di arrestare 6 persone, procedendo poi al sequestro di armi e ingenti quantitativi di sostanza psicotropa.
In particolare, il lavoro degli inquirenti ha permesso di sequestrare 25 kg di cocaina, che avrebbero fruttato al dettaglio circa 6 milioni di euro, una pistola cal. 38 ed una semiautomatica, entrambe risultate poi oggetto di furto.

Redazione
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