venerdì, Aprile 26, 2024

Vasta operazione antiterrorismo tra Roma e Latina: 5 arresti

Dalle prime ore di questa mattina è in corso una vasta operazione antiterrorismo, condotta dalle Digos di Roma e Latina. Cinque in tutto le ordinanze di custodia cautelare in carcere in fase di esecuzione, oltre a numerose perquisizioni locali nelle province di Latina, Roma, Caserta, Napoli, Matera e Viterbo.
I provvedimenti cautelari riguardano il 38enne cittadino palestinese Abdel Salem, attualmente detenuto per stupefacenti, resosi responsabile dei reati di addestramento e condotte con finalità di terrorismo; insieme ad altri 4 cittadini tunisini accusati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le indagini hanno avuto inizio in seguito alla strage avvenuta nel dicembre 2016 presso il mercatino natalizio di Berlino da parte del terrorista tunisino Anis AMRI: come noto, l’uomo era stato ospitato da un suo connazionale ad Aprilia nel 2015 e sono state proprio le dichiarazioni di quest’ultimo a dare un contributo decisivo all’indagine.
Gli approfondimenti hanno infatti permesso di ricostruire la rete relazionale del terrorista tunisino nel periodo della sua permanenza in Italia fino alla partenza per la Germania avvenuta nel luglio 2015. Sono stati individuati, in tale quadro, vari stranieri gravitanti nell’area pontina e nel territorio della Capitale, alcuni dei quali erano stati espulsi perché ritenuti una minaccia per la sicurezza dello Stato.
Tra i contatti dell’attentatore di Berlino vi era un tunisino di 37 anni residente a Latina, frequentatore del locale Centro di preghiera islamico della città e noto per le sue posizioni radicali, legato da consolidati rapporti di amicizia con il già citato palestinese Abdel Salem.
I due, infatti, avevano espresso più volte le loro visioni radicali sull’Islam, connotate da una marcata ostilità per gli occidentali ed i relativi costumi.
Il servizio di Polizia Giudiziaria ha consentito di rinvenire nell’abitazione romana di di Abdel Salem, oltre che un consistente quantitativo di eroina, un tablet la cui analisi ha evidenziato la sua attività di auto-addestramento attraverso la visione compulsiva di video di propaganda riconducibili al terrorismo islamico ed altri riguardanti l’acquisto e l’uso di armi da fuoco.
Le indagini hanno inoltre permesso di identificare un altro cittadino tunisino, che nel 2015 era costantemente presente a Latina e che avrebbe dovuto procurare falsi documenti di identità ad Anis Amri.
Gli approfondimenti eseguiti hanno dunque permesso di individuare una vera e propria associazione per delinquere, operante tra le province di Caserta e Napoli, finalizzata alla falsificazione di documenti ed al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina gestita dai quattro tunisini arrestati questa mattina.

Redazione
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