sabato, Aprile 27, 2024

Castelli Romani, smantellata gang di bulli e spacciatori: 6 misure cautelari

Roma – Un nuovo episodo di bullismo alle porte della Capitale, in zona Castelli Romani: i Carabinieri della Stazione di Grottaferrata hanno infatti smantellato una banda di bulli capeggiati da un 16 enne.
Il gruppo era composto da sei ragazzi, due 19enni, due 26enni, un 17enne e il già citato 16enne: il branco agiva incutendo timore e paura nei giovani dei Castelli Romani,  con veri e propri atti di bullismo. Ai minori, i Carabinieri hanno notificato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della permanenza in casa, poiché imputati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, estorsione aggravata, lesioni personali aggravate e violenza in concorso. A carico dei maggiorenni, sono state emesse misure cautelari coercitive del divieto di dimora in Grottaferrata e Frascati, con obbligo di presentazione in caserma dai Carabinieri.
Atteggimenti ai limiti della violenza quelli della gang, che erano diventati ormai di dominio pubblico con molte azioni censurabili penalmente; il più delle volte le vittime decidevano di non denunciare, soprattutto per paura di ritorsioni da parte dei componenti della banda.
Gli episodi denunciati e quelli non denunciati, avevano creato un allarme sociale e alcuni componenti della banda, forse credendosi impunibili per le mancate denunce, non si sono più accontentati di azioni di bullismo, ma hanno cominciato a picchiare o aggredire i loro  coetanei, solo perché si erano trovati sulla loro strada.
Un caso eclatante è stata la violenta intrusione da parte di 5 componenti del gruppo all’interno del Liceo Touschek di Grottaferrata, nel febbraio 2017, mentre 500 studenti del liceo stavano festeggiando, creando disordini all’ordine e alla sicurezza pubblica. Nella circostanza, alcuni studenti vennero picchiati dal gruppo, tanto da dover ricorrere al pronto soccorso.
Altri episodi sono stati denunciati e nel contempo i Carabinieri della Stazione di Grottaferrata hanno  monitorato il gruppo, identificando ed assegnando ad ognuno dei componenti il relativo ruolo.
Un concreto epilogo ed  un proficuo riscontro, si è ottenuto quando una  pattuglia del Comando Stazione Carabinieri di Grottaferrata, nel transitare in Piazza de Gasperi, aveva notato un minore con il volto insanguinato. Immediatamente soccorso, il minore aveva riferito ai Carabinieri che  un suo  conoscente (poco più grande di lui),  spalleggiato da un complice,  lo aveva picchiato, nei pressi di un PUB di Grottaferrata,  per futili motivi.
Successivamente, si è appurato che il motivo del pestaggio era dovuto al fatto che al minore,  alcuni componenti della banda, avevano  affidato quantitativi di  droga da spacciare e per cui aveva trattenuto parte del ricavato dell’illecita attività.
Le indagini condotte dai Carabinieri, anche con l’utilizzo di intercettazioni telefoniche, hanno permesso di confermare l’esistenza della  banda, che oltre a compiere atti di bullismo, aveva messo in atto un sodalizio criminoso che con l’uso sistematico e reiterato della violenza, faceva spacciare stupefacenti a minori per loro conto che dovevano poi consegnare il ricavato prestabilito. 
I giovani, forse inconsapevoli pusher, una volta entrati nel giro loro malgrado, dovevano sottostare alle imposizioni della banda e di volta in volta minacciati se non consegnavano correttamente il guadagno dello spaccio.
In un caso, un minore  venne costretto, mediante minacce,  a derubare i genitori di oggetti in oro, custoditi nella cassaforte di casa,  simulando un furto. Il guadagno (dal valore di migliaia di  euro) dell’oro venduto o meglio “svenduto”, a negozianti di compro oro disonesti e compiacenti, venne consegnato ai vari componenti della banda. 
In alcuni casi, i componenti hanno minacciato di bruciare casa a coloro i quali non pagavano il debito che avevano maturato con la vendita della droga, anche in questi casi ceduta in conto vendita.
A volte, i minori, impauriti delle minacce e violenze subite e dai debiti accumulati, chiedevano aiuto ai propri genitori, affinché pagassero i fornitori ed essere così salvati dai pestaggi.
Nel corso della esecuzione delle misure, i Carabinieri hanno eseguito delle perquisizioni locali, che hanno permesso di sequestrare ulteriore droga, che avvalora ancora  più, l’attività illecite condotte dal gruppo criminale.

Redazione
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