venerdì, Marzo 29, 2024

Orrore a Gaza: tra i 59 morti anche una neonata

59 morti, tra cui una neonata palestinese e 2.700 feriti. E’ il triste bilancio della giornata di scontri a Gaza, in concomitanza con l’inaugurazione dell’ambasciata americana a Gerusalemme. La piccola vittima, identificata come Leila al-Ghandour, di otto mesi, è morta dopo aver inalato ieri gas lacrimogeni negli scontri fra le forze israeliane e i manifestanti palestinesi lungo la linea di demarcazione della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero della sanità di Gaza. Secondo Khaled Batch, il capo del comitato organizzatore delle proteste della società civile, oggi non sono previste nuove manifestazioni alla barriera del confine tra la Striscia di Gaza e Israele in quanto si svolgeranno i funerali delle vittime. La tensione però resta altissima. Oggi ricorre infatti l’anniversario della Nakba, (la Catastrofe), l’esodo dei palestinesi dopo la creazione di Israele nel 1948, e si temono nuovi scontri. Manifestazioni di protesta sono previste anche in Cisgiordania. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha difeso l’operato delle forze militari che, ha detto, hanno agito in auto difesa contro Hamas che ha portato in 13 diversi punti della barriera che divide la Striscia di Gaza 40mila persone. "Tutti i paesi hanno il dovere di difendere i loro confini", ha affermato. L’Anp ha denunciato il "massacro" e proclamato tre giorni di lutto e uno sciopero generale, e le Nazioni Unite "oltraggiose violazioni dei diritti umani".
Per commemorare le 59 vittime palestinesi, il governo dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha proclamato uno sciopero generale e tre giorni di lutto nazionale in Cisgiordania e a Gerusalemme est. Dal canto suo, la Turchia ha deciso di richiamare i propri ambasciatori a Washington e Tel Aviv in segno di protesta per le violenze commesse dai soldati israeliani contro i manifestanti nella Striscia di Gaza e ritenendo gli Stati Uniti corresponsabili. L’annuncio è stato dato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Erdogan ha poi annunciato che venerdì terrà un incontro straordinario sulle vittime palestinesi e ha chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di convocare una riunione di emergenza. Intanto, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha in programma di riunirsi oggi per discutere delle violenze. La sessione verrà convocata su richiesta del Kuwait, che ha espresso ’’indignazione e dolore’’ per le uccisioni e ha chiesto un’indagine indipendente. Fonti diplomatiche hanno però detto che non c’è stata unanimità sul documento. Secondo quanto reso noto una fonte diplomatica citata dall’agenzia tedesca Dpa, gli Stati Uniti hanno bloccato l’adozione della dichiarazione.

Redazione
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