venerdì, Aprile 26, 2024

Bmw richiama 11mila vetture diesel

La casa automobilistica tedesca Bmw richiamerà 11.700 auto diesel per problemi di emissioni. Il problema risiede in un errore non intenzionale nella progettazione di alcuni motori diesel, ha spiegato Bmw, sottolineando che eventuali emissioni illegali sono accidentali, non un piano intenzionale per sfidare le normative. "E’ un errore di progettazione di qualche anno fa", ha spiegato l’amministratore delegato Harald Krueger. Le vetture saranno sottoposte a un aggiornamento del software sui gas di scarico. "Questo non ha nulla a che fare con una manipolazione mirata della gestione del motore e delle emissioni", ha aggiunto Krueger.
Fondata ufficialmente nel 1917 inizialmente per produrre motori d’aereo, ha esteso progressivamente la sua attività fino a diventare una delle case automobilistiche più importanti e prestigiose del mondo soprattutto per la qualità costruttiva e la modernità tecnologica e ingegneristica dei suoi prodotti. Nel 2014, il gruppo BMW ha venduto a livello mondiale 2.117.965 automobili (marchi BMW, Mini e Rolls-Royce) e 123.495 motoveicoli a due ruote (marchio BMW).
Nel 1994 acquisì il Gruppo Rover dalla British Aerospace. Il gruppo inglese venne gestito fino al 2000, quando venne smembrato vendendo la Land Rover alla Ford e gli altri marchi (raccolti nel gruppo MG Rover) al Consorzio Phoenix; la BMW trattenne solo Mini. Sebbene molti reputino infelice l’acquisizione del marchio da parte di BMW, occorre precisare che la casa bavarese acquisì conoscenze tecniche per lo sviluppo di vetture a trazione integrale (BMW X5 e X3), oltre alla piccola Mini.m,Dal 2003 produce auto con il marchio inglese Rolls Royce, attraverso la Rolls-Royce Motor Cars, a seguito dell’accordo con il gruppo Volkswagen. Nel 2006 inizia la collaborazione tra gruppo BMW e il gruppo PSA per lo sviluppo dei motori benzina che equipaggiano la Mini e diversi modelli della Peugeot. La famiglia Quandt ha sempre mantenuto dopo il 1959 il possesso di quantitativo più importante di azioni della BMW esercitando il controllo generale dell’azienda; dopo la morte di Herbert Quandt, la famiglia è stata rappresentata prima dalla moglie Johanna Bruhn Quandt, personaggio di grande prestigio deceduto in tarda età nel 2015, e poi dai figli Stefan Quandt e Susanne Quandt Klatte che attualmente sono i possessori del pacchetto azionario di maggioranza ed esercitano una importante influenza sulle scelte dei dirigenti operativi.

Redazione
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