mercoledì, Aprile 24, 2024

Gentiloni: lasciare l’Europa farebbe male sopratttutto agli italiani

"Se l’Italia abbandonasse la rotta europeista, a essere danneggiati non sarebbero gli euroburocrati, ammesso che esistano, ma i cittadini italiani". Lo ha detto il premier, Paolo Gentiloni, in una conferenza stampa a Sofia. Gentiloni ha invitato a fare "attenzione perchè c’è un percorso che abbiamo costruito e una solidità. Tutto si può fare tranne che buttare all’aria questo percorso". L’Italia, ha aggiunto, "è al centro dell’attenzione dei leader europei, in questi cinque o sei anni, il nostro Paese ha recuperato solidità e credibilità, siamo considerati un partner credibile".
Paolo Gentiloni Silveri è discendente della famiglia dei conti Gentiloni Silveri, nobili di Filottrano, Cingoli e Macerata, imparentati con Vincenzo Ottorino Gentiloni, noto per l’omonimo patto che all’inizio del Novecento segnò l’ingresso dei cattolici nella vita politica italiana.
Durante l’infanzia, Gentiloni Silveri frequenta un istituto montessoriano e riceve un’educazione cattolica: fa anche da catechista insieme ad Agnese Moro, figlia di Aldo. Passato al Liceo ginnasio Torquato Tasso a Roma, partecipa a un’occupazione nel novembre 1970. A dicembre fugge di casa per partecipare a una manifestazione a Milano. Si è laureato in Scienze Politiche presso l’Università La Sapienza di Roma. Dal 1990 è giornalista professionista. È sposato con l’architetto Emanuela Mauro e non ha figli. Parla inglese, francese e tedesco. Appassionato di calcio, è un tifoso della Juventus.

Redazione
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