sabato, Aprile 27, 2024

Si addensano nubi sul vertice Trump-Kim Jong Un

La Corea del Nord ha gettato ulteriori dubbi sull’atteso vertice tra il suo leader Kim Jong-un e il presidente americano Donald Trump, avvertendo che Pyongyang potrebbe far "assaporare una terribile tragedia" agli Stati Uniti. Il destino del summit è "interamente" nelle mani di Washington, ha detto il vice ministro degli esteri della Corea del Nord, Choe Son-hui, suggerendo che se i colloqui verranno sospesi i due paesi potrebbero ritrovarsi impegnati in una "prova di forza nucleare". Nei giorni scorsi, entrambe le parti hanno avvertito che il meeting Trump-Kim del 12 giugno potrebbe essere rimandato o addirittura annullato. "Non intendiamo pregare gli Stati Uniti affinché dialoghino con noi, o provare a persuaderli nel caso non vogliano sedere al tavolo con noi", ha affermato il viceministro secondo una dichiarazione pubblicata dall’agenzia Kcna, sottolineando che "se gli Stati Uniti ci incontreranno in una sala riunioni o ci incontreranno durante uno scontro nucleare, dipende interamente dalle decisioni e dai comportamenti degli Stati Uniti".
Choe ha anche preso di mira il vicepresidente americano Mike Pence per i commenti che ha fatto durante un’intervista a Fox News, definendoli "ignoranti e stupidi". "Come persona che si occupa degli affari esteri Usa, non posso celare la mia sorpresa per l’ignoranza e la stupidità dei commenti del vicepresidente Usa", ha dichiarato ancora il funzionario nordcoreano, che ha anche definito Pence un "manichino politico" per avere minacciato la Corea del Nord dello stesso destino subito dal regime del dittatore libico Muammar Gheddafi.

Redazione
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