martedì, Marzo 19, 2024

L’Italia fa festa per la Repubblica e per il nuovo Governo. In migliaia alla parata ai Fori Imperiali

L’Italia festeggia, in queste ore la Festa della Repubblica, con il Presidente Mattarella e soprattutto con il nuovo governo. A Roma la parata e lo spettacolo delle frecce tricolori. Il 2 Giugno "è la festa di noi tutti", ha detto il neo premier Giuseppe Conte, invitando i cittadini a tenere duro: "Ora passiamo ai fatti". Sergio Mattarella: "Libertà e uguaglianza sono i nostri pilastri". Al termine delle celebrazioni, il Capo dello Stato ha quindi sottolineato: "Il Paese è coeso e affidabile". Parole che incitano all’unità nazionale quelle del Presidente Mattarella: "Esprimo il mio più vivo compiacimento per il contributo delle Forze Armate alla cerimonia commemorativa della Repubblica. Le rappresentanze dello Stato e della società civile, che quotidianamente si prodigano al servizio del Paese, la significativa partecipazione dei Corpi Armati e non armati dello Stato, hanno fornito l’immagine di un Paese coeso e affidabile, capace di assumere responsabilità nella comunità internazionale". Poi la seconda carica dello Stato, Maria Elisabetta Casellati: "Oggi è il compleanno della democrazia. I nostri nonni hanno combattuto per l’affermazione della democrazia, della libertà e della pace. Poi c’è stato il primo atto di democrazia diretta, il referendum. La prima volta che votavano le donne", dice Casellati che ha ricordato come oggi coincidano 2 giugno e 70mo della Costituzione. Ed ancora il Vicepremier Di Maio: "Già da oggi pomeriggio sarò al lavoro al ministero, così come tanti altri ministri. Credo che possiamo fare veramente la differenza. Saranno i cittadini a giudicarci, non facciamo annunci. Siamo una bella squadra, molto affiatata e possiamo lavorare bene insieme". Lo ha detto il neo ministro al Lavoro, Luigi Di Maio, arrivando alle celebrazioni per il 2 giugno in via dei Fori Imperiali. L’altro Vicepremier, Salvini, che ha annunciato la sua presenza al ministero dell’Interno, peraltro come Di Maio, anche nel pomeriggio del 2 giugno, c’è da registrare l’ennesimo gesto di critica aperta all’Europa. Al passaggio dei militari di diversi Paesi sotto la bandiera dell’Unione Europea, ha preferito, al contrario di tutte le altre autorità presenti sulle tribune, non applaudire.

Redazione
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