venerdì, Marzo 29, 2024

Caso riaperto per la morte delle 13 studentesse Erasmus in Catalogna, sette di loro erano italiani

Sarà riaperto dalla magistratura spagnola il caso dei tredici studenti dell’Erasmus, sette dei quali italiani, morti nell’incidente del pullman su cui viaggiavano il 20 marzo 2016, in Catalogna. Dopo due archiviazioni, l’ultima nel 2017, il tribunale di Tarragona ha riaperto l’inchiesta accogliendo il ricorso di alcuni genitori delle vittime. In particolare si riprenderà a indagare sul conto dell’autista del pullman, per stabilire se sia stato colto da un colpo di sonno o se invece abbia guidato con imperizia. Si dovrà anche capire se furono fatte tutte le verifiche necessarie sugli orari e sulle condizioni di lavoro degli autisti dei pullman. Inoltre, per la prima volta, le indagini saranno estese all’ente spagnolo omologo dell’Ispettorato del lavoro italiano.
A dare la notizia, su Facebook, il padre di Elena Maestrini, una delle vittime toscane di Gavorrano: "Dopo 815 giorni di angoscia e disperazione il nostro ricorso è stato accettato ma alla giustizia spagnola occorrono altri mesi, con un massimo di 18, per acquisire altri documenti. Cosa mancherà ancora? Non lo sappiamo. Cosa hanno fatto sino ad oggi? Forse hanno altri problemi? Sicuramente per noi li hanno, ma se vogliono dimostrare all’Europa intera di poter garantire giustizia e sicurezza ai nostri giovani che scelgano di studiare e soggiornare nel loro paese, dovranno dare voce al nostro dolore per dare giustizia a coloro che non ci sono più".

Redazione
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